La musica dovrebbe essere una materia obbligatoria in tutte le scuole, come l’italiano, e l’idea dei licei musicali, varata con il nuovo anno scolastico, rischia di essere ”un mezzo per lavarsi la coscienza”. Il direttore d’orchestra Riccardo Muti, con queste parole,in un’intervista al Corriere della Sera, parla per la prima volta della riforma della scuola.
Per Muti, in partenza per gli Stati per guida la Chicago Symphony Orchestra, non andrebbe lasciata la scelta agli studenti: ”E’ là l’errore, sono decenni che combatto questa battaglia”. E lancia un allarme: ”I Conservatori di per sé sono abbastanza numerosi per contenere migliaia di allievi, molti dei quali non troveranno posto nelle orchestre, perché sono poche, senza contare i teatri che restano chiusi”.
Per Muti, ”la vera riforma da fare è avere in tutti i licei un insegnante di musica che ti spiega il giusto approccio a questo bene sociale, formativo”.