Alice in Chains: il bassista Mike Starr trovato morto per droga

Mike Starr

ROMA – Mike Starr, l’ex bassista della band Alice in Chains, è stato trovato morto in un’abitazione di Salt Lake City. Starr aveva 44 anni. Solo un anno fa il musicista aveva pubblicamente dichiarato i suoi problemi di droga in tv, durante il reality show “Celebrity Rehab”, e la sua morte è avvenuta esattamente a nove anni di distanza dall’altra grande tragedia che la band grunge originaria di Siattle ha dovuto sopportare. Un’altra overdose aveva strappato alla vita Layne Staley, primo cantante della band.

”Non ci sono indizi a indicare altre possibili ipotesi – ha dichiarato un portavoce della Polizia di Salt Lake City – ma sarà comunque eseguita l’autopsia; i risultati dei test tossicologici potrebbero però essere lunghi e impiegare circa due mesi prima di dare una risposta definitiva.” Starr era stato licenziato dalla band subito dopo il suo debutto con l’album Dirt del 1992 e nel 1994 era stato condannato a 90 giorni di prigione, in Texas, per il furto di una valigia all’aeroporto Intercontinentale di Huston.

”Vorrei non essere stato così dipendente dalla benzodiazepine (sedativi ansiolitici e antipressivi) – aveva confessato il musicista l’anno scorso al Dr. Drew Pinsky, il medico conduttore del reality show Celebrity Rehab sul canale americano VH1 – ma senza quelle gocce non riesco neanche a uscire di casa”. Sempre tormentato dalla morte del migliore amico e collega Staley, Starr non è mai stato in grado di combattere la dipendenza, nonostante i diversi tentativi di ricovero e terapia. I membri originali della band, il chitarrista Jerry Cantrell e il batterista Sean Kinney hanno chiesto privacy per il loro dolore e per questa tragedia che la band ha nuovamente dovuto vivere.

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Alessandro Avico