Alla Scala per la prima con tanto di Valchiri tecnologica Paolo Scaroni darà forfait. Resterà a casa l’amministratore delegato Eni piuttosto che andare in teatro a vedere l’opera di Wagner diretta da Daniel Barenboim.
Come scrive Dagospia c’è maretta e la “gestione scaligera di Lissner”, il sovrintendente del teatro alle prese con i tagli. L’Eni, che è dalla nasciata nella Fondazione Scala non farà da «partner ufficiale» della serata. A sostituirlo c’è Edison.
Secondo quanto scrive Chiara Beria di Argentine per “La Stampa” sembra che ad Eni non piaccia più l’atmosfera, insomma la serata avrebbe “perso appeal” e si sarebbe persino pensato di spostare la prima nel week end per portare più gente.
La gestione di uno straniero alla Scala poi non piacerebbe molto e i salotti milanesi sono in fibrillazione per quel Lissner, francese di 57 anni, il primo non italiano in quel ruolo.
Ecco come lo descrive la Stampa: “Abile nei rapporti con il sindacato, fascinoso con le donne, carattere a volte arrogante, assai attento ai soldi (tra i benefit gode di una bella casa nel cuore di Milano), Lissner si è molto battuto per l’autonomia della Scala senza mai risparmiarsi bordate al governo per i tagli alla cultura. Molti spettacoli esauriti, apertura della Scala ai giovani: successi ma anche alcune scelte che gli hanno attirato non poche critiche.
