Dai primi testi scritti da Bono in “Boy” alle riflessioni surreali di “Achtung Baby!”, dalle visioni concettuali di “Zooropa” alle suggestioni dell’ultimo album “No line on the horizon”: esce venerdì 27 novembre “U2. The name of love” (Arcana, 22 euro), di Andrea Morandi, un volume cartonato di 600 pagine che raccoglie tutti i testi delle canzoni del quartetto che partito da Dublino ha poi fatto la storia.
La prefazione è di Davide Sapienza, uno dei primi estimatori della rock band. Il volume, che fa parte della collana Txt a cura di Stefano Scalich, è un’esplorazione di Andrea Morandi sui testi del gruppo con tutto quello che si può trovare (e magari non tutti conoscono) nel backstage di quasi 150 canzoni e trent’anni di vita degli U2: la politica e la Bibbia, l’amore e la filosofia, ma anche il cinema e le arti figurative, senza dimenticare i riferimenti a personaggi celebri come Elvis Presley, Martin Luther King, Lech Walesa, Nelson Mandela e Barack Obama.
L’autore passa al setaccio tutti gli album degli U2 scoprendovi dentro Joyce, Yeats, il mito dell’America e le radici dell’Irlanda, le Trabant, Raymond Carver e Charles Bukowski.