BOLOGNA, 15 APR – Ieri sulla sua pagina Facebook la prima parte di quella che che ha definito 'L'Altra Autobiografia', condita dai giudizi su colleghi come Claudio Baglioni, Amedeo Minghi e Piero Pelu'. Nella notte, un post per dire di aver ''gia' chiarito con il Divino Claudio'' e altre tre puntate delle 'confessioni' di Vasco Rossi, uno spaccato sulla sua vita da rock-star a partire dalla ''scommessa di San Siro'' per arrivare alla ''sfida di Imola'' e al doloroso ricordo della morte di Massimo Rivo, amico e storico chitarrista e di Mario Giusti amico sin dai tempi giovanili del'esperienza di 'Punto Radio'. ''Arriva la sfida di Imola – si legge nella terza parte dell''Altra Autobiografia' – Un concerto all'autodromo. Un festival rock. Che avrei potuto intitolare come volevo. Mio. Poi arrivo' lo sponsor e si chiamo' heineken festival. Mi sono rassegnato poteva andar peggio ma c'erano oltre 140.000 persone quella sera. Paganti e udenti. Un record storico una scenografia straordinaria una soddisfazione. enorme''. Poi, ricorda in un altro stralcio, ''la morte di Massimo. Poi la morte di Mario''.
E cosi', scrive Vasco su Facebook, ''la mia crisi di nervi. Cosa ci faccio ancora io qui. Che avrei dovuto sparire dieci anni fa. Perche' Mario che da dieci anni non si faceva piu' doveva morire in tre mesi per epatite c. Depressione pensieri neri..ogni cosa che sembra li per ricordarti di come la vedevi diversa prima e ogni giorno ogni settimana ogni mese il pensiero di farla finita. Lo studio del modo piu' semplice e meno rumoroso. Andarsene cosi' senza far rumore''.
