ROMA, 22 GIU – ''Vasco, con il suo modo provocatorio, il 17 giugno dal palco di San Siro ha scelto parole che sono state prese alla lettera senza valutare il reale senso del suo discorso che non puo' essere strumentalizzato in un titolo di giornale. Vasco voleva come sempre difendere i ragazzi che oggi la televisione descrive comunque come dei potenziali ubriachi pericolosi''. A spiegarlo e' Tania Sachs, portavoce di Vasco Rossi, a commento dell'anticipazione di oggi del settimanale Panorama.
''Stasera si chiude il poker di Vasco a San Siro con 250.000 persone – continua – che hanno visto un nuovo spettacolo e un Vasco rivoluzionario che non solo comunica con le sue canzoni ma anche parlando ai suoi fans''.
Spiega ancora Sachs che ''senza nulla togliere al dramma degli incidenti dove muoiono delle persone, Vasco ritiene che la definizione strage del sabato sera sia usata spesso in modo solo accusatorio. Il fatto di essere fermati e se trovati anche con un tasso alcolico molto basso essere giudicati potenziali assassini, e' una forma di giudizio preventivo e non, secondo Vasco, una forma di prevenzione. Le attuali leggi hanno messo sullo stesso piano tutti quelli che escono la sera e si vogliono divertire magari bevendo un bicchiere (come si e' sempre fatto), ma non avendo nessuna cattiva intenzione, e quelli che comunque non hanno il senso di responsabilita' indipendentemente dal loro tasso alcolico''.
