Alessandro Camilli

“Le ambulanze girano a vuoto per spaventare la gente”. Fermatene una per lei

Le ambulanze girano a vuoto. Vuote e a sirene spiegate. Una strategia precisa messa in atto per generare panico.

Lo confermano fonti ufficiali, ufficialissime. Persone che lavorano sulle ambulanze, persone di cui si ignorano nome e cognome ma che lavorano proprio lì. La verità nascosta, lo scoop, arriva dalle piazze che gridano “Libertà” e manifestano contro “quelli là che ci hanno messo il virus”.

Qualcuna di quelle ambulanze vuote potrebbe soccorrere, essere utile a questi rivoluzionari del XXI secolo, magari accompagnandoli verso la vecchia ‘neuro’. I tedeschi avevano l’arma segreta, quella che avrebbe cambiato da così a così le sorti della guerra. Ad un sicuro Eduardo De Filippo lo aveva garantito una fonte certissima: l’usciere del consorzio agrario.

Sono passati giusto 60 anni dal film ‘Tutti a casa’ in cui Comencini, De Filippo e Alberto Sordi mettevano in pellicola l’abitudine italiana e forse non solo di credere a mirabolanti sciocchezze fondando la convinzione su risibili fonti. Il consorzio agrario e l’usciere in questione non ci sono più, ma i social e ‘quelli là’ funzionano anche meglio.

Chi va in piazza contro le restrizioni

Così succede che in piazza, a protestare contro le nuove restrizioni, non s’incontrino solo ristoratori o proprietari di palestre e cinema in difficoltà. Ma anche campioni della nostra specie pronti a sostenere che gli asini volino, se a dirglielo è stato qualcuno che, mentre glielo spiegava, ha condito la notizia con il magico ingrediente del ‘non te lo vogliono dire ma è così’.

“Le ambulanze girano a vuoto”: così disse la signora di Torino

La scena è piazza Castello a Torino, ma potrebbe essere benissimo Roma come Napoli, la folla (alcuni con mascherina, altri no) grida e scandisce libertà-libertà. Se a qualcuno venisse chiesto cosa significa nessuno, probabilmente, saprebbe spiegare.

O al massimo declinerebbe l’idea di Libertà come sostanziale autorizzazione a fare quel che si vuole, dove si vuole e quando si vuole. In fondo, anche il divieto di libera defecazione su un prato in un parco pubblico è una privazione delle libertà. Se educazione civica e filosofia non sono benvenute in queste piazze, nemmeno il buon senso lo è.

“Le ambulanze girano vuote lo sa”, racconta ad un cronista una signora rigorosamente senza mascherina. “Girano vuote e con le sirene accese. E’ stato ordinato di fare così. Me l’hanno detto persone che lavorano sulle ambulanze”. Ragionare è impossibile, si può solo osservare allo stesso modo di quando si filma un documentario e non si può chiedere al leone come cacci ma lo si può solo guardare e studiare.

Chi ha dato l’ordine alle ambulanze?

Sarebbe però interessante sapere chi ha dato questa direttiva: ogni singola Regione, ogni singola cooperativa che gestisce ambulanze, il governo, il Papa, Dio, Bill Gates? E poi chi sono le persone che lavorano sulle ambulanze: medici, paramedici, autisti, meccanici delle rimesse? Sarebbe interessante ma chiedere è inutile. Le risposte sarebbero sempre le stesse e sempre altrettanto illogiche: lo hanno deciso i poteri forti; eh lo sappiamo noi chi ha deciso e me l’ha detto chi non lo può ripetere perché sennò gliela fanno pagare; un mio amico fidati…

Le ambulanze, purtroppo, vuote non sono. Anzi come è sin troppo noto sono piene e sono ormai anche anticamere dei pronto soccorso con i pazienti costretti anche ora a bordo in attesa di un ricovero. Speriamo che la signora non lo scopra mai e che possa continuare a bearsi delle sue convinzioni grazie a quella libertà che non sa e non capisce di avere. (Fonte La Stampa)

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Alberto Francavilla