ROMA – Governo, si fa, che si fa, quale si fa? Andava alla grande fino a qualche giorno fa il governo M5S più Lega o Lega più M5S, con o senza Berlusconi.
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Veniva servito come caffè di cortesia in ogni dibattito e dichiarazione in tv e condiva le righe di ogni articolo di carta stampata, nonché adornava di fiduciosa attesa ogni commento di social…
Gli informati, di solito informatissimi sulla temperatura dell’acqua calda, riferivano con orgoglio di aver notizia di trattativa avanzata e marciante tra Di Maio e Salvini. Trattative segrete, cose che sapevano solo gli informatissimi. Insomma la consueta compagnia di giro si esibiva in svariati arti e mestieri intorno ad una cosa vera, possibile e quasi tangibile: il governo M5S-Lega.
Ora da qualche mezza giornata gli informatissimi sussurrano che grazie alle loro profonde e sensibilissime sonde (in realtà chiacchiere da bar Montecitorio) che va alla grande un nuovo look della crisi: il governo M5S più Pd.
Ecco il nuovo itinerario inclusive tour proposto dagli operator tour appunto della crisi di governo: incarico esplorativo alla Casellati presidente del Senato sì ma anche occhi e orecchie di Berlusconi. Incarico-esplorazione che serve quindi ad azzerare ipotesi governo M5S-Lega senza Berlusconi. Incarico-esplorazione che constata l’impraticabilità del governo Centro Destra tutto più M5S. E che quindi offre a Mattarella la strada più o meno obbligata di incaricare qualcuno di tentare la strada governo M5S più Pd. Questo qualcuno, magari Roberto Fico ora presidente della Camera.
La brochure dei tours operator della crisi sorvola e trascura un paio di particolari. Sono le stesse pagine della brochure a raccontare che Roberto Fico non può avere incarichi esplorativi perché rappresenta l’altro M5S, altro rispetto a Di Maio e che incaricare Fico di qualcosa sarebbe indispettire Di Maio. Sarà… Molto ammesso e poco concesso che questo sia vero, perché mai Di Maio non tollererebbe un Fico incaricato di qualcosa, di un tentativo e invece sottoscriverebbe felice un Fico presidente del Consiglio? Misteri delle brochure, capita quando il tour operator deve raccontare come esotiche le settimane al villaggio vacanze.
Altro particolare omesso: non è per nulla detto che il Pd ci stia ad un governo con M5S. E’ detto e sicuro che, dovesse starci, non ci starebbe tutto il Pd a questo governo. E quindi i voti alle Camere per la fiducia, in particolare al Senato, diventerebbero sul filo e ballerini. Ma tant’è: per questa settimana si porta il governo M5S più Pd, i maggiori tour operator lo mettono in copertina della brochure. Prossima settimana magari si cambia.
E allora? Governi che si fa, si fa, quale si fa? Ci sono delle leggi, anche in politica. Delle leggi quasi fisico-chimiche, nel senso che ad una causa corrisponde un effetto. Se non con la regolarità delle legge di gravità, quasi. Una di queste leggi dice che, in presenza di due populismi che entrambi alzano la bandiera del Grande Cambio, se uno sta al potere e l’altro all’opposizione, quello che sta al potere…muore.
Se la Lega va a governare e M5S resta all’opposizione la Lega muore, bruciata dalla impossibilità materiale di esaudire tutte e subito le sue promesse elettorali e messa ogni giorno sul rogo in piazza dall’opposizione che grida al furto di democrazia e al tradimento e all’inganno ai danni della gente. Se M5S va al governo e la Lega resta all’opposizione, M5S si dissangua per le stesse ragioni. Diventa prima pallido, poi esangue, quindi tremebondo, infine non regge alla pressione di essere processato ogni giorno dal Tribunale perenne allestito dal populismo concorrente.
Quindi? Quindi un governo si fa secondo legge della politica se dentro ci sono sia M5S che Lega. Oppure se uno di questi due lo fa senza l’altro si suicida e fa un governo di cartapesta, un governo bersaglio.
E se M5S e Lega non riescono a starci insieme in un governo che si fa, che governo si fa, chi lo fa? L’unica vera altra possibilità ad un governo con dentro M5S e Lega è…un governo con dentro M5S e Lega e anche Pd e anche Forza Italia. Il governo in cui stanno tutti dentro e nessuno si sfila perché il primo che si sfila, si sfilano tutti e il governo va con il sedere per terra.
Questo dicono le leggi della politica, quelle secondo le quali ad una azione segue reazione, ad una causa corrisponde un effetto. Poi nella politica esiste la libertà di infrangerle le leggi, o meglio di compiere azioni e scelte che, obbedendo alle leggi della politica, portano…all’esplosione del laboratorio. Obbedendo alle leggi della fisica e della chimica si può far esplodere o decomporre miscela o sostanza.
Analogamente in politica: se Salvini vuole incendiare e mandare in fumo casa sua, allora fa governo con Berlusconi e Pd e tiene M5S all’opposizione. Se Pd vuole evaporare in una nuvola di gas per lui veneficio e letale, allora fa governo con Berlusconi e Salvini e tiene M5S all’opposizione. Se Pd vuole frantumarsi come una barretta di cioccolato quando fai pressione con le due mani, allora fa governo con M5S. Se M5S vuole cominciare a consumarsi come gesso sulla lavagna, allora fa governo con Pd e tiene Salvini all’opposizione…
In fondo la legge di gravità della politica parla chiaro: governo con dentro insieme M5S e Lega o governo con dentro insieme M5S e Lega e anche Pd e Forza Italia. Poi ciascuno è anche libero ovviamente di buttarsi dalla finestra credendo sia un saltino o credendo di volare o sicuro di atterrare in agile giravolta. Liberi tutti di farlo qualunque salto, ma non per questo la legge di gravità, anche della politica, smetterà di funzionare.