Enrico Mentana ieri sera nel suo Tg, addirittura con un titolo ad hoc in testata. E Paolo Mieli stamane nel suo abituale commento radiofonico su Radio 24. Entrambi ad accogliere, fare proprio e declinare il concetto-lamento-stupore: ma come, prima ci dite comprate per l’economia e poi ci rimproverate se facciamo folla shopping?
Mentana e Mieli, due campioni dell’informazione
Mentana e Mieli, due campioni, anzi due eccellenze dell’informazione. Diversi tra loro ma entrambi colti e preparati e gratificati da meritato successo professionale. E anche scaltri, il che non guasta, anzi. Colti e scaltri, quindi quel che fanno non lo fanno a caso. E a distanza di poche ore entrambi hanno strizzato l’occhio al facciamo a non capirsi. Anzi al facciamo i finti tonti.
Facciamo a non capirci, perché?
Facciamo a non capirci: tenere i negozi aperti e uscire a comprare non è in tempo di pandemia la stessa attività sociale che in tempi di non pandemia. Banale, eppur sembra proprio impervio da capire. Far shopping non comporta obbligo di intrupparsi a migliaia in una strada e a decine in un negozio. Sono mesi che si fa a non capirsi: le spiagge, le discoteche, i ristoranti, i bar, le cene, gli aperitivi…Non è on/off. Non è questa la realtà , non c’è interruttore si può non si può. Tutte le attività vanno svolte con modalità di protezione e prudenza, invece i più interpretano il contagio come un semaforo rosso che se non c’è il vigile si può anche passare.
La voglia di essere vicini alla gente, lontani dal potere
La voglia di essere vicini alla gente è ormai un canone, un dogma della comunicazione. Vicini alla gente, lontani dal potere, anche i campioni dell’informazione amano vestirsi di questi panni. Nello specifico Mentana da più tempo e con maggiori concessioni al look amico del popolo di quanto non faccia in verità Mieli.
Ecco, per essere vicini alla gente reale, quella vera in carne e ossa e non quella della liturgia della gente ha sempre ragione qualunque cosa faccia, raccontare la realtà . Mascherine che servono a nulla se stai a lungo in folla. Mascherine usate da giorni e giorni. Mascherine abbassate sotto il naso o il mento. Distanza ignorata, non per caso, sistematicamente. Nei mercati, nei centri commerciali, dentro e davanti ai bar. Volontà ostentata e massiccia di struscio e passeggio che più si è niente fa.
Questo è quel che è stato. Per non dire di quel che non pochi preparano: quanti cenoni e cene che io non ci rinuncio e quanti veglioni camuffati con in più il brivido della clandestinità ? Rivolgere una strizzatina d’occhio alla gente che fa a non capire, perché mai? Medico pietoso fa piaga purulenta, anche nell’informazione.