CITTÀ DEL VATICANO – Un impero immobiliare da 2 mila miliardi di euro e un popolo forte di un miliardo e 200 milioni di fedeli. Sono i numeri di Santa Romana Chiesa ed è la risposta allo storico interrogativo di Stalin “quante divisioni ha il Papa?”. Lo Stato più piccolo del mondo è ancora la religione più professata del pianeta e il vaticano è una realtà molto meno piccola di quanto la sua estensione territoriale dica.
Sono i cattolici sparsi per il globo un miliardo e duecento milioni, una cifra inferiore solo alla popolazione della Cina e un numero di fedeli superato solo da quello dei musulmani che arrivano al miliardo e 635 milioni. Musulmani che vanno però suddivisi in culti di fatto tra loro diversi se non addirittura reciprocamente ostili. I cattolici sono in realtà solo la metà dei cristiani che abitano la terra e che superano i due miliardi. Divisioni , quelle del Papa, che avrebbero fatto forse tremare le vene ai polsi di Stalin se solo Stalin fosse vissuto un’altra trentina di anni per vedere quanto marciavano e pesavano. E divisioni impressionanti anche sotto l’aspetto economico.
La Chiesa Romana possiede, secondo una stima apparsa sul Sole 24 Ore, un impero immobiliare del valore di duemila miliardi di euro. Può contare sullo stesso numero di ospedali, università e scuole di un gigante come gli Stati Uniti e ha oltre 1,2 milioni di “dipendenti”. Un universo intorno al quale gravitano nel mondo 412mila sacerdoti e 721mila religiose. E un universo accompagnato da un patrimonio economico non immobiliare che è letteralmente impossibile da stimare con assoluta precisione, si deve andare all’ingrosso.
La Chiesa vive un’epoca di grande crisi e grandi cambiamenti. Da quasi mille anni non si vedeva un pontefice dimissionario e all’interno delle mura vaticane si sta per aprire uno scontro senza precedenti, almeno in quanto a pubblicità. La denuncia di Benedetto XVI nei confronti della Curia romana ha squarciato il velo sui contrasti e sui problemi intestini di questo Stato che possiede circa un quarto della città di Roma e circa un 20% del patrimonio immobiliare italiano. Patrimonio in continua crescita visto che nella sola capitale può contare su circa 10mila testamenti l’anno a favore del clero.
Stima il quotidiano di Confindustria:
“Se oggi il valore del patrimonio immobiliare italiano supera quota 6.400 miliardi di euro – come qualche giorno fa ha registrato il rapporto sugli immobili in Italia realizzato dall’Agenzia del territorio e dal dipartimento delle Finanze – si può stimare prudenzialmente che solo nel nostro Paese il valore in mano alla Chiesa si aggiri perlomeno intorno ai mille miliardi (circa il 15%). Se a questa ricchezza detenuta in Italia si aggiunge il patrimonio posseduto all’estero fatto di circa 700 mila complessi immobiliari tra parrocchie, scuole e strutture di assistenza la stima, anche stavolta più che prudenziale, può raddoppiare almeno a 2 mila miliardi. Numeri, questi, che nessuno conferma dall’interno della Chiesa perché per molti neanche esiste una stima ufficiosa. Ma da ambienti finanziari interpellati la cifra sembra apparire congrua. Cifra a cui si devono aggiungere, tra l’altro, investimenti e depositi bancari di ogni tipo. Questi sì ancora meno noti”.
Se l’impero immobiliare trova la sua massima forza nel nostro Paese, dato ovvio in considerazione dei due millenni di potere temporale che il papato ha sull’Italia avuto, la forza dell’esercito dei “dipendenti” è invece particolarmente attiva in Africa. Il continente nero è infatti il terreno di attuale massima espansione della Chiesa cattolica. Chiesa che è in crisi di consensi nella vecchia e sempre più secolarizzata Europa e in difficoltà nella vecchia roccaforte America Latina, ma che trova nuovi soldati grazie ai missionari che prestano la loro opera nel continente africano.
Ecco la mappa e i numeri del Vatican Power:
PARROCCHIE E MISSIONI: 455.839
SCUOLE: 206.982
STRUTTURE SANITARIE E DI ASSISTENZA: 121.564.