Alessandro Camilli

Raggi, falso sì, abuso no…ma che ha fatto? Niente, solo nominare gli amici. Come i sindaci di prima

Raggi, falso sì, abuso no…ma che ha fatto? Niente, solo nominare gli amici. Come i sindaci di prima

ROMA – Raggi, falso sì, abuso no. Per il falso richiesta di rinvio a giudizio e forse processo. Per l’abuso d’ufficio invece no, niente rinvio a giudizio e niente processo. Ma che vuol dire? E’ stata scagionata oppure no? Oppure a metà? Insomma, traducendo dal linguaggio giuridico a quello concreto cosa ha fatto raggi sindaca che l’ha portata ad essere indagata e di fatto prosciolta per un’accusa e avviata a processo per un’altra?

Secondo i magistrati, secondo quanto finora i magistrati inquirenti hanno valutato, deciso e richiesto Raggi sindaca ha fatto nomine che poteva fare ma ha mentito e nascosto sul perché e sul come le aveva fatte. Promuovere il fratello del suo braccio destro ad alto dirigente di un ramo dell’amministrazione comunale (i Vigili Urbani) o far lievitare, moltiplicare per quattro lo stipendio di un suo fedelissimo non son cose in sé che fanno reato. Magari un po’ di reato c’è nel raccontare (non in giro e alla gente, quella è politica) alle Autorità di controllo che lei quasi non c’entra, appena sapeva.

Ecco come stanno le cose, terra terra e pari pari. Che ha fatto la Raggi? Quasi niente. O meglio quasi niente dal punto di vista penale. Ha solo probabilmente raccontato un po’ di bugie sul come e perché aveva nominato, promosso e aumentato gli stipendi degli amici in Comune.

Nominare, promuovere e aumentare gli stipendi degli amici non è reato. Lo ha fatto la Raggi, lo hanno fatto tutti gli altri sindaci di Roma, lo fanno moltissimi sindaci d’Italia. Lo fan tutti, così fan tutti, così facevano quelli di prima, così fan quelli di oggi, Raggi compresa.

Ed esattamente come quelli di prima Raggi gioisce, pubblicamente gioisce perché un’accusa è di fatto caduta e, come quelli di prima, nel pubblico comunicato di festa, nasconde che l’altra accusa è rimasta in piedi.

Ed esattamente come quelli di prima il Sacro Blog imbroglia le carte e stabilisce “reato più grave” quello che va verso l’archiviazione. Invece secondo Codice il falso prevede pene maggiori dell’abuso d’ufficio.

Ed esattamente come quelli di prima quelli di M5S rivendicano il diritto da sindaci e comunque quando comandano loro di nominare, promuovere, stipendiare…

Ed esattamente come quelli di prima chiedono immediate dimissioni al primo stormir di foglia (avviso di garanzia) per gli altri.

Ed esattamente come quelli di prima non vogliono essere politicamente decapitati da un avviso di garanzia, se riguarda loro.

Raggi, ma che ha fatto? Esattamente quello che fanno gli altri e che facevano quelli di prima.

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Mino Fuccillo