ROMA – Nella versione più recente si chiama Ruota dell’abbondanza o della solidarietà, o anche Scatola magica o Scatola della fortuna. Nome nuovo ma truffa vecchia. Lo schema è sempre lo stesso, da decenni ormai. Nell’ultima versione c’è solo un piccolo restyling: una punta di new age e magari un richiamo alla solidarietà, ma la sostanza è la stessa. E nonostante il meccanismo truffaldino che viene proposto sia vecchio e noto a tutti, continuano a non mancare mai coloro che sono disposti a farsi abbindolare di fronte alla promessa di un facile guadagno. Idea allettante, certo, ma a leggere l’ennesima cronaca di una storia vecchia riaffiora la saggezza delle nonne per cui “la mamma dei cretini è sempre incinta”. E che di truffa si tratti lo ha compreso persino il nostro legislatore che dal 2005 ha messo fuori legge gli schemi piramidali e le catene di Sant’Antonio.
Per chi li organizza e per chi cerca nuovi adepti è previsto un anno di carcere. Certo il divieto è pensato soltanto per le società e non per le persone fisiche, così il vuoto legislativo lascia spazio ai tanti furbi sempre a caccia dei polli pronti a farsi spennare. E i polli non mancano.
Le prime segnalazioni dell’ultimo giro di ruota, pardon di truffa, arrivano dalla Svizzera, anche se secondo qualche partecipante è stata inventata in Germania, nel 2008 o forse nel 2007. In Italia la «ruota dell’abbondanza o della solidarietà» arriva poco dopo, con un messaggio di reciproco aiuto nel momento del bisogno, del «dono» da dare che torna indietro moltiplicato per otto. Le versioni in circolazione sono molte ma si tratta in realtà solo dell’ultima versione della vecchia truffa a piramide.
