ROMA – “Nel caso in cui l’assicurato acconsenta all’installazione di meccanismi elettronici che registrano l’attività del veicolo, i costi sono a carico delle compagnie che praticano inoltre una riduzione rispetto alle tariffe stabilite”. Poche righe, contenute nella bozza del documento sulle liberalizzazioni predisposta dal governo, che potrebbero rivoluzionare il mondo degli automobilisti. Quelle poche righe stabiliscono infatti che gli assicurati che accetteranno di far installare, a spese dell’assicurazione, una “scatola nera” sulla propria auto, riceveranno sconti sulle tariffe assicurative. Nel paese con le assicurazioni più care d’Europa, e che crescono a ritmi vertiginosi, si sta già levando il grido “dateci la scatola nera”.
L’idea contenuta nella bozza governativa, quella stessa bozza che decine di categorie contestano e che per il governo vale un punto e mezzo in più di Pil, è accattivante. Soprattutto per gli automobilisti che da sempre si sentono vessati, nel mirino delle compagnie d’assicurazione che vendono un prodotto che chi possiede un’auto, è bene ricordare, è obbligato a comprare, a prezzi assai salati. La possibilità di abbattere i costi dell’assicurazione installando un dispositivo in grado di verificare il comportamento al volante dell’assicurato, a spese dell’assicurazione poi, farà gola a molti. Solo chi guida in maniera scorretta, o chi è particolarmente ossessionato dalla privacy, troverà infatti sconveniente l’idea della “scatola nera”. Tutti gli altri, è lecito presumere, correranno in massa a richiederla. E le assicurazioni? Sono pronte? Applicheranno davvero sconti significativi?
La bozza, purtroppo, è solo una bozza. La norma in questione non è detto quindi che diventi legge. Potrebbe esser modificata e addirittura sparire. Ma potrebbe anche rimanere così com’è, ancora non è dato saperlo. Le compagnie assicurative non hanno quindi ancora tradotto in cifre quella che potrebbe essere questa novità. Quale potrà essere l’entità degli sconti non è stato valutato. Nè tantomeno sono stati valutati i tempi in cui la “scatola nera” potrebbe arrivare sul mercato.
Punti interrogativi che faranno temere ai più scettici che al massimo lo sconto sarà irrisorio e che comunque le assicurazioni cercheranno di prendere tempo, ma punti interrogativi che non spengono certo l’interesse di molti automobilisti. Posso risparmiare? Davvero? E da quando? Le risposte a queste domande ancora non ci sono, ma non è detto che avranno ragione gli scettici. Esiste la possibilità, rara per il nostro Paese, che forse davvero domani gli automobilisti “corretti” saranno premiati, cosa ancora più incredibile, con un ricco sconto sull’assicurazione. A proposito, a che serve la scatola nera? A smascherare o almeno a rendere molto più difficili i finti incidenti, i tamponamenti concordati, le patteggiate strusciature tra carrozzerie. Da sempre le compagnie di assicurazione sostengono che gli altissimi costi italiani della Rc Auto vanno a compensare quanto centinaia di migliaia di automobilisti truffano alle compagnie. E’ insieme un alibi e una realtà. Tolto l’alibi, se le compagnie di assicurazione non saranno loro a imbrogliare i conti, non avranno che da darci in fretta e in massa la scatola nera. Scatola nera che monitorerà la correttezza degli assicurati e anche quella degli assicuratori. Senza dimenticare, speriamo che il governo non lo dimentichi, il chip elettronico al posto del tagliandi di carta sul parabrezza: ne circolano e e ne sono esposti ben tre milioni di falsi.