
Coronavirus e giustizia, nel processo di Bonafede vince sempre il Pm (foto Ansa)
ROMA – Coronavirus e giustizia, fine delle illusioni.
Qualcuno ancora pensa che la smaterializzazione del processo penale sia una proposta favorita dalla emergenza Covid19.
Ma se ciรฒ fosse vero, lโineffabile ministro della Giustizia Bonafede non avrebbe inserito tra gli emendamenti al decreto โcura Italiaโ certe norme.
Norme che sostanzialmente avrebbero introdotto stabilmente il processo da remoto nel nostro Ordinamento.
Difficile pensare che la cosa non risponda ad un piรน ampio disegno.
Obiettivo: marginalizzare la difesa nel processo penale.
Agli avvocati รจ inibita qualsiasi possibilitร di interlocuzione telematica con gli uffici giudiziari.
Impossibile รจ depositare un atto via pec o avere accesso ad un fascicolo processuale.
Invece, il momento topico del processo lo si vorrebbe virtualizzato.
Le parti processuali ridotte ad una effige su di un monitor.
Lโimputato, se detenuto, relegato nellโangolino di un ufficio matricola di un penitenziario di fronte ad un personal computer.
Senza poter comparire fisicamente davanti al suo Giudice.
Senza potersi consultare con il difensore durante il processo.
Chiunque, anche casualmente, abbia messo piede in un Tribunale, non ha potuto non percepire lโimportanza della fisicitร nel processo penale.
La โpratica rerum criminalorumโ รจ storicamente segnata dalla presenza attiva delle parti.
Essa รจ stata sempre regolata da forme solenni.
Gli attori processuali indossano una toga.
Si alzano in piedi quando entrano i giudicanti.
I testi presta(va)no giuramento con formule gravi.
Lโagoraโ destinato ai giudizi si รจ andato trasformando.
E via via i palazzi piรน belli delle cittร sono stati destinati ad accogliere il rito sacro del giudizio dellโUomo su di un altro Uomo.
Il dibattimento pubblico รจ divenuto garanzia.
La vivida dialettica processuale assicura una formazione della prova che il Giudice dovrร valutare per poter giudicare.
I luoghi del processo hanno una loro indispensabile semeiotica.
Resta da chiedersi se la invocata โriformaโ sia perseguita in ossequio ad una mal intesa esigenza di razionalizzare economicamente le scarse risorse economiche.
O se cโรจ dellโaltro.
Nel primo caso, basterebbe evidenziare che le ragioni dellโAmministrazione non possono prevalere su quelle della Giurisdizione.
Se invece, la smaterializzazione del processo รจ parte di un progetto piรน articolato.
Progetto per mezzo del quale il ruolo della Difesa viene ridimensionato.
Perchรฉ le ragioni dellโAccusa assurgano a Veritร senza lโinutile impiccio di un effettivo processo, allora cโรจ da preoccuparsi.
I padrini ideologici che ispirano il Ministro della Giustizia ed i recenti interventi sul processo, lasciano sospettare che non รจ proprio una questione di soldi.