
ROMA – Il Natale in casa Vespa ci riserva quest’anno molte sorprese. il sapiente stillicidio delle anticipazioni รจ un crescendo mozartiano di insospettabile maestrรฌa. Wolfang Amadeus Morzat, che un impareggiabile giocherellone del pentagramma, mai avrebbe saputo immaginare un acuto cosรฌ sopra le righe. Udite, udite: Silvio Berlusconi che paragona la sua famiglia agli ebrei perseguitati e sterminati da Hitler. Bruno Vespa, noto anchor-man e notissimo show-man, annota e trascrive senza provare un brivido nella schiena. Senza neanche suggerirgli l’affidamento ai servizi sociali di Auschwitz.
Ora รจ vero che i libri-strenna di Natale devono essere piรน saporiti del panettone, ma l’ultima trovata del Cavaliere su Arcore -Dachau non sarebbe perdonata neanche a Crozza, e forse neanche lui arriverebbe a mandarla in onda neanche se gli venisse in testa. Domanda: Berlusconi ha fatto una gaffe o Vespa non ha capito? E poi chi sarebbe l’Hitler? Napolitano che non gli concede la grazia?. Non sappiamo quanto tempo il Cavaliere ci metterร a smentire Vespa o a spiegarci che lui non voleva…Dipenderร dalla forza delle reazioni, forse. Vedremo.
Quando Berlusconi si fece “unto del Signore”, nessuno lo prese sul serio, tranne i vignettisti che poi sul serio non prendono nessuno. Quel motto era evidentemente un residuo orecchiato all’oratorio salesiano, uno di quei modi di dire che suonano bene e non fanno male a nessuno. Ma “i miei figli come gli ebrei sotto il regime hitleriano” รจ una trovata che ci pone davanti a un dilemma: l’uomo non sa quello che dice o ha perso il ben dell’intelletto. La terza ipotesi รจ che sia una pessima imitazione di Crozza, in onda a Porta a Porta.