Nel ultimi giorni si sente odore di beffa. A sragionare sono gli uomini che, al contrario del virus, dovrebbero ragionare. I negazionisti sono gli alfieri di tanta dissennatezza. Ma non mancano i tiepidi e vili. Il caso delle discoteche è il paradigma del tempo che viviamo. I gestori, va da sé, avevano l’interesse concreto a far ripartire le danze. Il piatto piange da marzo. Ma i danzatori? Pecore matte, in concorrenza fra di loro per furbizia e stupidità.
Ci voleva molto a capire che il pericolo di contagio non era andato in ferie? Ci voleva molto a capire che il ballo di gregge è pericoloso? E ci voleva molto a capire che il virus non fa sconti? Con la banale scusa dei mesi di chiusura in casa, ognuno ha pensato di essere immune a prescindere.
La povera Sardegna, che aveva mantenuto nervi saldi e contagi limitati al tempo del peggio, si è trovata al centro del focolaio-madre di ritorno. Dopo l’assalto, il fuggi-fuggi nell’illusione che bastasse scappare o bastasse fare gli scongiuri. L’impavido esercito del me-ne-frego si è messo in marcia.
Altro che app in grado rintracciare i contagiati, i valorosi ballerini del mattone hanno intelligentemente fornito anche generalità fasulle. E, giacché c’erano, hanno anche impestato i dipendenti che si guadagnano da vivere a loro rischio e pericolo.
Non serve aggiungere che gli scatenati danzatori non sono braccianti analfabeti o disoccupati finalmente liberi di divertirsi. Si tratta, in genere, di uomini e donne di mondo, consapevoli del rischio. Ma sconvolti dai mesi di fermo-pista. Star, soubrette, calciatori, allenatori, imprenditori, gente di spettacolo. Non ne potevano più di non finire sui giornali.
Adesso sui giornali ci sono tornati, alcuni infettati, altri coi capelli ritti, altri tamponati di corsa. Negazionisti fino a un certo punto, hanno rimesso i piedi per terra o si sono ritrovati orizzontali su un letto. Non serve fare nomi, non è il caso di infierire.
Forse però è giunto il momento di fare attenzione. Il virus non è intelligente e, pare, si sia anche indebolito. La Capua consiglia agli umani mascherine, distanziamento, e altre attenzioni non particolarmente terribili. Non ci vuole molto. Il Covid è stupido, noi invece?