Beppe Grillo riparte, anzi continua, con la sua politica da ducetto che compila liste di proscrizione: lui, i giornalisti, li vuole bravi e buoni, li vuole servizievoli. Ora è anche probabile che, qualche volta, i giornalisti esagerino senza motivo, ma non è questo il caso. Pensa, Grillo, che se l’olio di ricino aiuta, è sempre prudente tenerne pronta una bottiglietta da un quarto. Il suo blog fa il giro del mondo, poi sparisce. Nascondere la mano dopo il lancio della minaccia fa ancora più scena.
Al massimo, il Cavaliere può accettare un paragone con Nelson Mandela, vista la circostanza del lutto globale per il vecchio eroe del Sudafrica. E lui, l’Unto del Signore, ci mette un attimo a cavalcare il dolore del mondo. “In Sudafrica sì che l’anno fatta la pacificazione”, dice con viso impostato e compunto. E’ vero, il Sudafrica si è pacificato con uno che aveva scontato una vita in carcere. Quelli sono paesi seri, non l’Italia che manda il suo Eroe ai servizi sociali e lo caccia dal Parlamento.
Berlusconi è fantastico, non c’è che dire. Dopo la sua famiglia perseguitata come gli ebrei sotto Hitler, adesso ci prova con Mandela. Peccato che il libro natalizio di Bruno Vespa sia già uscito. Per quanto si può sempre aggiornare con una ristampa!