Chissà se i magistrati si rendono conto che questa strada rischia di non portarli da nessuna parte. Sono 16 anni che provano a far condannare Berlusconi e 16 anni che i loro sforzi risultano vani. L’ultima chicca è incriminare Berlusconi per evasione fiscale, che magari una delle sue tante società avrà pure commesso ma che per i magistrati lui “non poteva non sapere”.
Questa storia dura da troppo tempo e non indigna più nessuno. In un Paese nel quale alcuni personaggi sono stati singolarmente esentati da qualsiasi tipo di indagine. Prendiamo lo scandalo delle tangenti scoperchiato da Mani Pulite: le pagavano tutti a cominciare dalla Fiat ma gli Agnelli non sono stati mai sfiorati del “non potevano non sapere”.
Venendo ai giorni nostri colpisce l’attenzione per la presunta evasione fiscale contestata ai Berlusconi e la generale disattenzione per una notizia ufficiale, non per un sospetto, che riguarda sempre gli Agnelli. Un miliardo e 400 milioni di euro occultati all’estero e nascosti al Fisco per il quale la “Famiglia” pagherà lietamente una multa di 50 milioni di euro all’Agenzia delle Entrate.
Allora Berlusconi non va inquisito nè processato? Va processato eccome, ma per un reato ben più grave che ha deteriorato il tessuto etico del nostro Paese. Quindi per un crimine più pesante. Il processo al Cavaliere andava istruito diversi anni fa e doveva riguardare non solo il suo conflitto d’interessi, che certo esiste, ma il tipo di televisione che ha mandato e manda in onda e che ha contagiato molte trasmissioni della stessa Rai.
Un Tv priva di cultura, volgare, violenta, sciatta che corrompe i giovani ed i soggetti socialmente e culturalmente meno attrezzati; che rimbambisce, proponendo modelli di vita assolutamente discutibili; che irride tutto e tutti; che confonde la libertà di espressione con la libertà di insulto e anche di bestemmia. La TV di “Striscia la notizia”, delle Veline e delle tristissime e patetiche Velone, del Grande Fratello e di tutte quelle trasmissioni che, per loro natura, offendono i sentimenti ed il buon gusto. Va fatto un processo da affidare alla gente, perché contrasti i tanti messaggi volgari ed errati che il più potente media ogni giorno mette in circolo.
Immagino che sostenere una tesi del genere possa provocare reazioni a destra ed a sinistra, perché una Tv di questo tipo in fin dei conti può anche far comodo. Perfino a quegli intellettuali progressisti che si sono accorti con decenni di ritardo che la Mondadori è, guarda caso, del Cavaliere. Probabile che destra e sinistra di fronte a verità di questo tipo finiscano finalmente per incazzarsi e magari capire. Sarebbe ora!
