Il percorso non รจ ancora definito ma le strade, e gli scenari, sembrano essere solo due. Tutto dipende, salvo sorprese clamorose, da quale mozione sarร votata prima. Se quella di sfiducia di PD e IDV alla Camera, o quella di fiducia del PDL al Senato. In entrambi i casi la palla passerร alla fine a Giorgio Napolitano che fino ad oggi, senza cadute di stile, ha con sapiente fatica esercitato il proprio ruolo di garante per tutte le forze politiche. รย stato proprio il suo intervento, quanto mai opportuno, a mettere al riparo la legge di stabilitร finanziaria dalle attuali, pesantissime contrapposizioni politiche fra i due schieramenti.
Partiamo dal primo scenario: si vota alla Camera. Sommando i voti dei finiani a quelli degli altri partiti dellโopposizione, il Governo di Berlusconi va sotto. I vincitori in questo caso strepiteranno per ottenere le dimissioni immediate dellโesecutivo, senza il passaggio della votazione in Senato. Lโex maggioranza invece lo chiederร e cercherร di ottenerlo ad ogni costo, per evidenziare la situazione di stallo. Sarร un primo esame per Napolitano.
Se si vota invece prima al Senato, il Governo potrebbe ottenere, stando ai numeri attuali, โmezza fiduciaโ e cercherร subito il bis a Montecitorio, ricorrendo magari a una โcampagna acquistiโ dellโultimโora, capace di far leva su deputati a rischio di rielezione e su altri ben noti elementi di โpersuasioneโ. Lโopposizione si troverebbe nelle peste.
Se la โcampagna acquistiโ fallisce il Governo perรฒ egualmente cade e toccherร a Napolitano guidare la crisi con da una parte PDL e Lega che chiederanno lโimprobabilissimo scioglimento di una sola Camera per ottenere quello di entrambe, e dallโaltra il PD che punterร ad un Governo di transizione unito non da convergenze politiche serie ma dallโobiettivo di mandare a casa il Cavaliere. Un governo che per ottenere la maggioranza alla sola Camera dei deputati dovrebbe contare su Fini, Casini e Rutelli ma che, fino ad ora, รจ osteggiato da Di Pietro e Vendola.
Andate a spiegare allโestero una situazione cosรฌ astrusa! Durante lo svolgimento della crisi, saranno sventolate anche soluzioni fantasiose come un governo di centrodestra non presieduto da Berlusconi. Cโรจ perfino chi ipotizza il โcolpo dโalaโ da parte di qualcuno dei protagonisti dello scontro in atto. Anche su questo, considerati i personaggi alla ribalta, il pessimismo prevale: nellโItalia della politica tutti, ahimรจ, volano molto basso.
Lโunico punto di riferimento resta dunque il Capo dello Stato. Il suo corretto atteggiamento tenuto fin qui porta ad escludere che possa dare lโincarico per costituire un governo privo di una maggioranza precostituita in una delle due Camere. Se dunque sarร crisi, le elezioni anticipate restano per ora la conclusione piรน logica. Lo conferma la coerenza fin qui dimostrata da Napolitano in tutta la sua vita politica. Un merce rara se si fa il confronto con un altro protagonista di questi tempi, Gianfranco Fini.
Napolitano ha presieduto la Camera dei deputati con equilibrio. Ha una storia politica limpida e, anche se eletto al Quirinale da una maggioranza di un certo tipo, una volta arrivato alla Presidenza della Repubblica รจ stato ed รจ il garante di tutti. Eโ nato nel Pci, militando nellโaera piรน aperta al dialogo, quella โmiglioristaโ ed รจ poi coerentemente approdato nel PDS e nel PD.
Lo stesso non si puรฒ certo dire di Gianfranco Fini che sta stravolgendo il modo di comportarsi della terza carica dello Stato, visto che agisce come capo di unโaggressiva fazione della maggioranza che chiede le dimissioni del governo al quale da poco ha confermato la fiducia. Ma dal punto di vista istituzionale cโรจ un risvolto ancora piรน grave: dove sโรจ mai visto il Presidente di unโassemblea parlamentare che pretende lโapertura di una crisi extra parlamentare? Quanto alla coerenza della propria storia politica personale รจ difficile riconoscerla a chi solo pochi anni fa sosteneva la grandezza di Mussolini ed ora โritiene un dovere commemorare i partigianiโ, come ha titolato Repubblica.
Per caritร , questโultima affermazione per chi scrive รจ assolutamente giusta e condivisibile, ma la conversione antifascista di Fini desta sospetti. Tutti possono essere folgorati sulla strada di Damasco, come lโapostolo Paolo di Tarso. Ma lโapostolo Gianfranco dร piuttosto la sensazione di essere stato folgorato su quella di Montecarloโฆ
Confidiamo, dunque, nella saggezza e nellโequilibrio di Giorgio Napolitano. Il suo comportamento รจ stato fino ad ora rassicurante. Parafrasando uno slogan elettorale utilizzato a suo tempo contro Richard Nixon si puรฒ affermare: โDa Napolitano comprerei unโauto usata, ma da Fini proprio noโ.
