Egitto, al via le elezioni a senso unico, per Al-Sisi anni di potere senza rivali: ha salvato il mondo dai Fratelli Musulmani e dalla loro persecuzione dei cristiani
Considerando elezioni nazionali, comunitarie e locali le urne saranno aperte in 76 Paesi, pari al 51% della popolazione mondiale.
Nella metà di questi Stati probabilmente non ci saranno cambiamenti significativi perché le consultazioni non saranno libere o veramente democratiche. In molti regimi ci sono leggi contro la libertà di parola o di associazione.
Il generale, musulmano, è inviso ad Amnesty International e al Parlamento Europeo in quanto la sua presidenza è fondata sull’autoritaritsmo e avrebbe segnato un profondo deterioramento della situazione dei diritti umani.
Non la pensano così i vescovi copti che, viceversa, lo considerano un argine al terrorismo.
Da ricordare che prima di lui erano andati al potere i Fratelli Musulmani, nemici giurati dell’occidente cristiano, frutto della incapacità del duo Obama-Clinton.
Facile che il feldmaresciallo venga rieletto per la terza volta consecutiva.
Di poco peso gli altri candidati. I risultati questa tornata elettorale dovrebbero arrivare entro il 23 dicembre. In caso di ballottaggio, che molti comunque escludono, si andrà a votare di nuovo entro entro il 16 gennaio.
Ma Al-Sisi è in una botte di ferro. È ancora influente in apparati che contano come la polizia, le forze armate e i servizi segreti. Gli altri candidati sono pressoché ignoti al grande pubblico.
URNE APERTE IN MEZZO MONDO
Andranno al voto oltre 4 miliardi di persone. Tra questi gli abitanti degli otto Paesi più popolosi del Mondo: India, Stati Uniti, Indonesia, Pakistan, Brasile, Bangladesh, Messico, Russia.