Non appare molto utile alla emersione degli affitti non dichiarati, ma solo a chi già dichiara, che pagherà meno, con un vantaggio netto dei proprietari rispetto agli inquilini. Si aumentano le tasse su famiglie ed imprese e si riducono quelle sulle rendite, senza scalfire la distorsione tra elettori ed eletti e senza miglioramenti dell’efficienza del sistema istituzionale.
Il decreto prevede un periodo transitorio, dal 2011 al 2013, cui seguirà, a decorrere dal 2014, la fase a regime, con l’introduzione, in sostituzione dei tributi vigenti della nuova imposta municipale IMU.
In particolare, per quanto concerne la fiscalità immobiliare, dal 2011 vengono attribuiti ai Comuni: l’intero gettito dell’Irpef sui redditi fondiari (escluso il reddito agrario) e quello relativo alle imposte di registro e bollo sui contratti di locazione immobiliare; una quota, pari al 30%, del gettito delle imposte di registro, ipotecarie e catastali sugli atti di trasferimento immobiliare ed una quota, pari al 21,7% nel 2011 ed al 21,6% dal 2012, del gettito della cedolare secca sugli affitti. Questi gettiti affluiscono ad un Fondo sperimentale di riequilibrio, di durata triennale, finalizzato a realizzare in forma progressiva e territorialmente equilibrata la devoluzione dei gettiti medesimi ai Comuni.
Il Fondo verrà ripartito sulla base di un accordo in sede di Conferenza Stato-città, sulla base di due criteri: una quota del 30% in base al numero dei residenti e, per la parte rimanente, una ulteriore percentuale del 20% ai piccoli comuni. Viene inoltre istituito un Fondo perequativo per il finanziamento delle spese dei Comuni e delle Province successivo alla determinazione dei fabbisogni standard per le funzioni fondamentali, articolato in due componenti relative alle funzioni fondamentali e non fondamentali.
Ai Comuni viene inoltre attribuita una compartecipazione al gettito IVA, da determinare con apposito DPCM, pari alla compartecipazione del 2% al gettito dell’IRPEF. I criteri di attribuzione del gettito ai singoli comuni dovranno assumere a riferimento il territorio su cui si è determinato il consumo che ha dato luogo al versamento dell’imposta (in prima applicazione, l’assegnazione ai Comuni avverrà sulla base del gettito IVA per provincia, suddiviso per il numero degli abitanti di ciascun ente locale). Questa misura dovrebbe svolgere una funzione perequativa per la diversa concentrazione delle due basi imponibili.
Il decreto si propone di potenziare l’attività di contrasto all’evasione con l’inasprimento delle sanzioni amministrative per l’inadempimento degli obblighi di dichiarazione concernenti gli immobili, comprese quelle in materia di canone di locazione nell’ambito della nuova disciplina sulla cedolare secca, nonché con l’ampliamento dell’interscambio informativo sui dati catastali. Come incentivo viene disposta l’assegnazione ai comuni di una quota pari al 50% del gettito derivante dalla propria attività di accertamento, con riferimento anche alle quote assegnate anche in via provvisoria, relative alle somme riscosse a titolo non definitivo.
Una novità di cui si è molto discusso è la cedolare secca sugli affitti, che consente ai proprietari di immobili concessi in locazione di optare dal 2011, in luogo dell’ordinaria tassazione Irpef sui redditi dalla locazione, per un regime sostitutivo, che assorbe anche le imposte di registro e bollo sui contratti, le cui aliquote sono pari al 21% per i contratti a canone libero ed al 19% per quelli a canone concordato.
Sono previste severe sanzioni per i casi di omessa o irregolare registrazione (si prevede automaticamente una durata del contratto pari a quattro anni e l’applicazione di un canone ridotto che fa riferimento al triplo della rendita catastale). Nel caso di canone concordato non possono essere richiesti, se si opta per la cedolare secca, aggiornamenti del canone per tutta la durata del contratto. Le aliquote di tassazione delle transazioni immobiliari scendono al 2% nel caso di prima casa di abitazione e al 9% nelle restanti ipotesi (attualmente sono rispettivamente al 3 ed al 10%).