
ROMA – Vincenzo Longo, di IG FocusĀ ha pubblicato questo articolo anche su “Uomini & Business” col titolo: Terremoto Fiat.
FCA mette le mani al gioiello del gruppo. Nel primo Cda fuori dal Lingotto sono arrivate le decisioni storiche per Fiat Chrysler Automobiles (FCA). Dopo lāannuncio dei conti, peraltro abbastanza deludenti, il Cda ha annunciato lo scorporo del marchio Ferrari e il lancio del bond convertendo da 2,5 miliardiĀ di dollari rivolto agli investitori istituzionali.
A questi ultimi sarĆ poi riservato il diritto a partecipare allo spin off di Ferrari.
I dettagli sul rapporto di conversione e sul pricing verranno decisi in seguito, mentre il collocamento dovrebbe avvenire entro il 2014. Il punto più interessante riguarda senzāaltro lo spin off di Ferrari, che verrĆ effettuato attraverso l’offerta pubblica del 10% del capitale di Ferrari in mano a FCA e la distribuzione della rimanente partecipazione agli azionisti di FCA stessi.
Il mercato sembra aver apprezzato due aspetti in particolare:
1 –Ā lo spin off del marchio Ferrari, il più riconosciuto a livello mondiale. In questo modo, il mercato potrĆ finalmente associare un valore a questo marchio prestigioso, che sinora era nascosto nella valutazione intrinseca del titolo. Inoltre lāappeal di questa operazione potrebbe fornire a FCA la liquiditĆ necessaria per portare avanti i progetti di investimento annunciati nel piano industriale 2014-2018;
2 –Ā il lancio del bond convertibile, che allontana lāipotesi dellāaumento di capitale.Ā Il mercato attendeva con ansia questa data e le probabilitĆ di un ricorso allāaumento di capitale erano salite nelle ultime settimane. La scelta, quindi, di optare per un bond convertibile, sebbene appaia costosa, viene apprezzata dal mercato, che non scontava questa possibilitĆ .
La reazione sul mercato allāannuncio ĆØ stata violenta. Il titolo, che era arrivato anche a perdere anche lo 0,4% dopo lāannuncio dei conti, ĆØ subito schizzato al rialzo sulle news di spin off e sul lancio del bond convertibile, arrivando a segnare un rialzo del 18,3% (a quota 9,02 euro, massimo dal 23 aprile scorso).
I volumi sinora sono impressionanti. A Milano, sono passati di mano oltre 60 milioni di pezzi, mentre al NYSE, dopo più di unāora dallāapertura degli scambi, abbiamo giĆ triplicato i volumi dellāesordio. Il mercato era rimasto un poā deluso dopo la quotazione a New York, visti i volumi particolarmente bassi. Tra gli investitori statunitensi sembrava essere forte lāattesa per il Cda odierno, visti i timori su un possibile aumento di capitale. Alla luce delle news odierne, sul titolo abbiamo una view positiva. Il superamento dellāarea di 9 euro potrebbe creare le attese per salire sino a quotaĀ 10 euro, nostro target price entro fine anno.
