Gli Usa hanno capito che qua c’è il prototipo di sviluppo della società occidentale. Sviluppo o decadenza finale? In questa fase vale la pena di capire cosa faranno le badanti, quell’esercito di donne (e uomini) oramai impegnati su questa frontiera dell’assistenza ben pagata e sempre più diffusa da un ventennio. E che fine faranno quando invecchieranno e si ammaleranno? Torneranno a casa, nelle loro patrie lontane, il Sud America, del Perù, dell’Ecuador, della Bolivia, o nella vecchia Urss e dei suoi ex stati, o l’India, le Filippine, l’Albania dei primi sbarchi italiani di massa, quella nave-simbolo che vedemmo apparire come una visione biblica al largo della Puglia, brulicante dell’ umanità che sarebbe venuta a casa nostra, da allora sempre di più, sempre di più? L’avanguardia del nuovo mondo che si affacciava sul nostro pasciuto e ancora inconsapevole.
Torneranno dove hanno spedito i loro gruzzoli, i tesoretti messi insieme lavorando nella ex pancia piena di questo paese sempre più vecchio e da assistere? O resteranno qua, con quale assistenza a loro volta? Gli americani hanno bussato alla porta dei geriatri genovesi e liguri, la razza di medici che prospera alla luce di questo tramonto epocale. Chiedono a scienziati e studiosi degli Ospedali Galliera e San Martino, numeri, statistiche, tassi di vecchiaia dell’angolo di mondo che considerano il più interessante da calcolare. Le badanti, oramai soggetti di letteratura, protagoniste di una vita sociale capovolta, essenziali e organizzate, salgono e scendono per quei viali, con le trecce bionde da slave o gli occhi neri come la brace del Sud America, con la elegante dignità delle asiatiche e la sfrontatezza delle albanesi, si siedono morbide, silenziose, attente a quei vecchi tremolanti negli avari parchi genovesi, avari di verde, di panchine perfino. E il processo di invecchiamento va avanti, inesorabile.
Le famiglie liguri si assottigliano oramai con trend di riduzione epocali: da La Spezia, la provincia più vecchia, a Imperia-Sanremo: meno di 1,3 figli in media per donna, vale a dire quasi sei coppie su dieci senza figli. “Coppie con due figli rare come gli squali rispetto alle acciughe che guizzano nel mar Ligure”, ha scritto in un reportage sconvolgente e puntualissimo a firma di Roberto Volpi, nei giorni sorsi, il Foglio di Giuliano Ferrara. C’è da sconvolgersi a mettere il naso più profondamente dentro a quelle famiglie genovesi e liguri, i cui capostipiti ancora viventi hai visto camminare su quei viali vuoti dei quartieri residenziali dove il fenomeno è più plastico ed evidente perché c’è più spazio e dove il contrasto emerge in tutta la sua potenza anche iconografica del “nuovo mondo”, altro che quello colombiano, scoperto da Cristobal 119 anni fa.
