Un avviso di garanzia niente di più di questo, inviato alla signora Fusco-Palladini dalla Procura di Sanremo sui suoi rapporti con il costruttore del porticciolo di Ospedaletti, ĆØ la scintilla che innesca la tempesta perfetta sull’Idv. Il porto di Ospedaletti ĆØ uno scandalo a cielo aperto. Hanno cominciato a costruirlo e poi l’hanno mollato lƬ: i giudici vogliono sapere quali rapporti di eventuale favore c’erano tra l’impresa costruttrice e l’assessora Fusco, se ce ne furono. Lei si difende sui giornali, sostenendo che l’incarico di chiarire i rapporti con quell’impresa le era stato affidato dal suo presidente Burlando.
Ma la valanga incomincia a precipitare anche perchĆØ Ospedaletti ĆØ una ferita aperta. E’ uno dei luoghi più incantevoli della costa tra Liguria e Francia, ville e giardini , una spiaggia di sassi e ora quei lavori interrotti che la deturpano, un cantiere abbandonato, un altro sconcio a trenta chilometri da quello di Imperia dove il famoso porto nautico per megayacht tra Oneglia e Porto Maurizio, costruito dalla imprenditrice locale Beatrice Cozzi Parodi e da Francesco Bellavista Caltagirone giace sotto una coltre di scandali che hanno sepolto l’intera provincia di Imperia e murato in carcere da mesi e mesi il 73enne Bellavista Caltagirone.
Un’opera, quella di Ospedaletti, di cui si fatica a trovare una ragione alla fine di un’estate italiana nella quale i porticcioli della Liguria si sono svuotati per effetto delle nuove tassazioni e le barche italiane sono mtutte di lĆ , da Mentone a Saint Tropez.
Allora che senso ha fare un altro porto ancora? E farlo proprio lƬ a una spanna da Sanremo che di porticcioli ne ha due, a tre spanne da Aregai che ha un altro grande porto, non lontano dal costruendo porto di Ventimiglia.
Marilyn resiste un giorno, poi scossa da una telefonata di Antonio Di Pietro, si dimette dall’Urbanistica con alti lai di tutta la sua parte politica: siamo gli unici a rimettere il mandato di fronte a un misero avviso di garanzia.
Marilyn scuote la chioma, sbatte gli occhi e si accomoda, ma dove? Non certo sui banchi dei consiglieri, diventa capogruppo dell’Idv e pretende di presiedere la Commissione Urbanistica, al suo posto viene nominato Cascini, un altro Idv che non aveva ben digerito gli assessorati a lui affidati, tra i quali lo Sport e Scialfa va a fare il vicepresidente della giunta dove può dispiegare bene il suo sussiego.
Insomma ĆØ un affare Idv e la Regione Liguria, in attesa degli eventi, lascia fare alla supercoppia Paladini-Fusco, che interpreta la tempesta semplicemente come un incidente che si fronteggia spostando qualche pedina sulla propria scacchiera: Marilyn da qui a lĆ , Scialfa in sella e Cascini risarcito. Tutti contenti, madama la marchesa? No, perchĆØ la frana ĆØ appena partita e dalla Toscana arriva l’altra inchiesta che piazza i riflettori sulla costruzione di un famoso ponte alle foci del Magra, dove era crollato, nella terribile alluvione dell’ottobre 2011, il collegamento Liguria-Toscana.
I magistrati di Pistoia vogliono sapere che rapporti ci sono tra l’assessore ligure di allora, la bella Marilyn e il costruttore Giordano Rosi, che si era aggiudicato la costruzione dell’opera in un bando un po’ tortuoso poi annullato dal presidente Burlando perchĆØ l’importo, sei milioni di euro, era stato giudicato troppo costoso. Poco importa ai magistrati che quel ponte alla fine lo abbiano costruito gratis Cociv e Impregilo, i general contractor che stanno realizzando il Terzo Valico e che l’opera sia stata poi inaugurata lo scorso 7 luglio.
Il faro dell’inchiesta sta puntando sui rapporti Fusco-Rosi. Spuntano le inevitabili intercettazioni e perfino le foto di Marilyn, che da casa sua assisteva alle telefonate di Rosi in Regione per consocere i passi della procedura di assegnazione e minacciare ricorsi al Tar.
Il costruttore di Pistoia ĆØ insistente e anche prepotente, perchĆØ si sente sfuggire l’affare di mano, ma alla fine se lo aggiudica. E chi ĆØ l’intermediario tra lui e la bella Marilyn, che rinvia appuntamenti e trasferte pur di incontrarsi con il Rosi?Ā Renato Palladini, il fratello di Giovanni e, quindi, cognato della Fusco. In una intercettazione significativa Palladini II dice a Rosi, dopo che l’opera del ponte sembra nelle sue mani: āIntanto ti volevo ringraziare per i regali alle bambine……ā.
Accerchiata da Levante e da Ponente, Marilyn Fusco e suo marito non demordono e guardano in faccia le tempeste che stanno minando la loro perfetta costruzione del potere genovese e ligure, fondato su un pacchetto di voti che il prode Giovanni ha portato a Di Pietro, appunto quel consenso da lui raccolto tra le fila dei poliziotti iscritti al Sap, il suo sindacato e traslocato come un baule dalla Margherita, al Pd, all’Idv. Poliziotti nei secoli fedeli ben più dei carabinieri.
La tesi difensiva ĆØ che esista in Italia un vero e proprio complotto anti Idv. Il complotto ha spostato la sua trama anche in Liguria, dove i rumors intorno alla coppia fatale erano incessanti da tempo. Ma ĆØ una difesa che resiste poco, anche perchĆØ il consiglio regionale ĆØ chiamato ad affrontare il secondo capitolo della Marilyn story, quello del ponte della Colombiera e dell’incontro tra la oramai ex vice presidente e il costruttore. Il resto della maggioranza e tutto il consiglio regionale non sopportano più che l’Idv continui a spadroneggiare nella Urbanistica, dove Marilyn ha traslocato. E allora secondo processo e seconda ritirata. Con la chioma un po’ più scomposta, il look meno aggressivo, l’ex vice presidente-assessore legge due pagine accorate con una citazione di alto livello ma sbagliata nei riferimenti, che scatena l’ironia dei colleghi. Si paragona al protagonista del āProcessoā di Kafka, vittima di una accusa sconosciuta, ma sbaglia il nome del grande scrittore, chiamandolo Joseph. I giornali la prendono in giro e sono i giorni in cui l’Idv a Roma si spezza in due, subendo i richiama di Grillo. Dove finiranno Marilyn, il suo potente consorte, Scialfa, che di Grillo ĆØ, appunto, amico e i resti dell’Idv, che in Comune potrebbe ascoltare i richiami del Pd, pronto a abbandonare il sindaco Doria di fronte ad altre esplosive diatribe urbanistiche?
Magari si spezza in due e Marilyn più Palladini traslocano con il loro baule di voti da un’altra parte. La amministrazione regionale ha ancora più di mezzo mandato e le scomposizioni dei partiti sono il terreno preferito della rinomata coppia.
