
Luigi Di Maio (foto Ansa)

ROMA – “Gigino webmaster”, è così che il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha soprannominato il candidato Premier del Movimento Cinque Stelle Luigi Di Maio. “Quando vengo etichettato così mi si offende per il mestiere che ho fatto, e si offendono migliaia di persone che stanno sudando nel fare questo lavoro”.
Il fatto che De Luca non sappia che il webmaster, uno dei tanti mestieri fatti da Di Maio, sia uno dei fuoli più importanti in un sito internet non sposta i termini del problema con Gigino.
Sudare, lavoro. Di Maio ne parla come se ne sapesse qualcosa, ma il curriculum parla chiaro: un miracolato della politica. Uno di quei personaggi che tanto criticano dal Movimento Cinque Stelle, perché a conti fatti ha tutte le carte in regola per diventare uno di quelli che “ha campato di politica tutta la vita”.
Come ha notato Manuela Perrone sul Sole 24 Ore,
“il paradosso sta tutto nella schermata della piattaforma Rousseau dove gli iscritti hanno votato il loro candidato premier: nella scheda del vincitore scontato, Luigi Di Maio, la voce “professione” è stata lasciata vuota. Unico caso tra gli otto sfidanti. In quella casella il giovane Di Maio da Pomigliano d’Arco, classe 1986, avrebbe dovuto indicare quel che è stato per la maggior parte della sua vita attiva: un politico”.
O come dice Crozza, Di Maio neanche mastica per non fare fatica – “Per battere le palpebre paga un addetto che gli abbassi e gli alzi i lembi oculari tanto se lo può permettere”. Le sue uniche letture sono le scritte spingre e tirare sulle porte, che tra l’altro trova gtroppo intricate come trama.
Il Vice Presidente della Camera non ancora laureato…e per non ancora si intende che ha 31 anni ed è leggermente fuori corso.
Ma la cosa davvero meravigliosa è la giustificazione che adduce il giovane pentastellato alla sua mancata (per il momento) laurea.
“Non sono laureato perché sono diventato vicepresidente alla Camera a 26 anni, e mai avrei approfittato del mio ruolo per andare a fare gli esami. All’improvviso mi sono ritrovato su uno scranno più alto di tutti quei politici che avevo visto in tv per 20 anni”.
Ed ho ben pensato di approfittare della situazione, aggiungiamo noi. Ci sono tanti suoi ex colleghi, da Fassino ad Alemanno che hanno conseguito la laurea durante il loro mandato politico, senza farne una questione politica. Le dichiarazioni di Di Maio offendono anche indirettamente i commissari degli esami che avrebbe dovuto sostenere, minandone la credibilità. Avrebbero promosso il grillino solo perché personaggio pubblico senza giudicarne la preparazione come fanno coi colleghi universitari? Non credo proprio.
Quella di Di Maio altro non è che la via di uscita più semplice per evitare di affrontare gli esami.
Perfetto stile grillino. Aggirare un problema quando non si è in grado di risolverlo.