
ROMA – Giuseppe Turani ha pubblicato questo articolo per Uomini & Business col titolo “Armani senatore a vita”.
Circola da qualche parte la proposta di fare Giorgio Armani senatore a vita. Questa carica in futuro dovrebbe essere abolita, ma per ora c’è. E avrebbe un senso attribuirla allo stilista milanese. E non perché si pensi che Armani possa dare un contributo ai lavori del Senato. Non si è mai occupato molto di politica e credo che meno che mai abbia viglia di occuparsene adesso.
Invece, è del tutto evidente che la sua è una carriera esemplare. Non solo è un bravissimo stilista, fra i migliori del mondo, ma è anche un manager di insospettate capacità. Oggi manda avanti da solo (con qualche collaboratore, ovviamente) sia la parte stilistica della sua azienda che la parte amministrativa.
Ma non si tratta solo di questo. La verità è che pochissimi hanno fatto quanto lui per il “made in Italy”. E questo sempre senza pettegolezzi, senza trovate geniali. Tutto ottenuto semplicemente con un lavoro continuo e molto rigoroso.
Inoltre, e questa è un’altra qualità, dati i tempi, è l’uomo meno fastidioso che esista. Non smania per andare in televisione. Le sue interviste si contano sulle dita di una mano (e parla solo del suo lavoro).
In un certo senso è una specie di italiano ideale: laborioso e poco incline a fare scena. Ricchissimo, è uno dei pochi stilisti italiani che non ha ancora venduto la sua azienda e che nemmeno stia pensando di farlo.
Se venisse nominato senatore a vita, fra l’altro, sarebbe capacissimo di rifiutare. Nulla gli interessa più del suo lavoro.
