Berlusconi decaduto, dopo la caduta: dal momento che abbiamo in odio i bavagli, di ogni forma e colore, preferiamo, sempre e comunque, leggere ed ascoltare cose che ci procurano l’orticaria, piuttosto che invocare sanzioni, censure, oscuramenti.
Qualsiasi forma di dissenso, purché espresso nel rispetto della Costituzione e delle leggi, deve potersi manifestare in modo libero, anche in forme estreme.
Figuriamoci se questo diritto non deve essere previsto anche per un ex presidente del consiglio, per altro condannato ed espulso dal Senato per reati che nulla hanno a che vedere con lo scontro politico e il diritto al dissenso.
Berlusconi e i suoi hanno così legittimamente potuto urlare la propria rabbia, andare in piazza, essere amplificati a reti semiunificate, in ossequio a quel conflitto di interessi che, comunque, rende il Cavaliere più uguale degli altri, anche nel giorno della decadenza.
Quello che, invece, non dovrebbe essere considerato lecito, quanto sul piano etico, è il ricorso alla menzogna e lo stravolgimento delle più elementari verità.
Berlusconi ha evocato il colpo di Stato, ma nessuno proprio nessuno, in una Europa governata a maggioranza dalla destra, ha sentito il bisogno di alzare la voce, di richiamare l’Italia, di annunciare commissioni di inchiesta internazionali.
“Mi hanno rimasto solo, ‘sti quattro zozzoni “,
avrebbe esclamato Vittorio Gassman, invece nessuno dei forzisti osa neppure chiedersi perché mai i quattro zozzoni, a cominciare dalla Merkel, abbiano ritenuto di non curarsi di Lui.
Qualcuno dei suoi lo ha paragonato a Gesù e pare che,negli istituti di clausura, stiano ancora pregando per cancellare anche l’eco della bestemmia.
Neppure la preghiera, infine, potrà invece mai cancellare il ricordo oltraggioso ed infame di quel cartello che equiparava Berlusconi ad Aldo Moro.
Quel cartello, gli umori che lo hanno spirato, debbono essere considerati un marchio di infamia per chi lo esposto, per chi lo ha tollerato, per chi, dal palco, ha finto di non vederlo.
Ci sono cose che non si possono fare e questa è una di quelle, forse, anche per queste ragioni, persino l’Europa di destra non ha ritenuto di “sporcarsi le mani” in questa melma.