Casamonica funerale. Papa Francesco approva il parroco ?

Il carro funebre nero, tirato da sei cavalli neri, usato per portare in chiesa il feretro di Vittorio Casamonica

Modi, toni, forme della manifestazione a favore della famiglia Casamonica, camuffata da funerale, si presterebbero a diverse riflessioni, alcune delle quali sono state tempestivamente ed acutamente proposte da Blitz.

Tra queste non va sottovalutata la portata dell’affronto subito dal Papa Francesco.

In modo consapevole o, come dice lui, inconsapevole, un suo parroco ha compartecipato alla cerimonia e, per di piú, in quella stessa Chiesa dove era stato negato il funerale a Pier Giorgio Welby, perché aveva scelto di staccare la spina.

Allora era stato il cardinal Ruini ad impedire la cerimonia, in quel caso preoccupato anche dal rischio del clamore politico e mediatico.

Per altro la moglie di Welby ha smentito il  parroco, ricordando come l’esibizione organizzata dai Casamonica sia stata addirittura annunciata con tanto di volantini e manifesti per le vie del quartiere e piazzati a pochi metri dalla Chiesa.

Sia come sia, questa vicenda è sicuramente giá all’esame di Francesco.

Questo Papa, sarà bene non dimenticarlo, ha lanciato la scomunica verso i mafiosi, ha alzato i toni contro la corruzione, ha abbracciato Don Ciotti e chi contrasta camorre e malaffare, ha trovato il modo di porre fine al rito delle Madonne che avevano l’obbligo, durante le processioni, di inchinarsi davanti alle case dei boss; una tradizione molto radicata in alcune zone del Paese, dove anche la Chiesa ha intrattenuto rapporti a dir poco cordiali con i clan locali.

Qui non è in discussione la concessione della Chiesa per un funerale, ma la costruzione di un evento di celebrazione e di autocelebrazione che ha visto tra i partecipanti, ed in modo non marginale, anche il parroco ed i suoi assistenti.

Forse non hanno commesso nulla di illecito, ma hanno “benedetto” la non sacra rappresentazione.

Dal momento che il parroco dovrebbe essere un credente, i conti finali li farà davanti ad un tribunale che non prevede patteggiamento o prescrizione, nel frattempo dovrà sicuramente rispondere ai suoi superiori e allo stesso Papa Francesco.

La risposta non si dovrebbe fare attendere a lungo, anche perché la Chiesa di Bergoglio non può consentire che si possa continuare  a pensare che quello che non poteva essere concesso a Welby, si possa invece a concedere ai Casamonica di turno.

 

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Marco Benedetto