Marina Berlusconi sdegnata con Saviano. E sul padre che dice?

La signora Marina Berlusconi ha urlato il suo sdegno per la scelta dello scrittore Roberto Saviano di dedicare la laurea Honoris causa, ricevuta dalla Università di Genova, ai giudici di Milano che stanno indagando sul presidente del Consiglio e la sua corte di nani e ballerine, con rispetto parlando per i nani e le ballerine, quelle professionali..

Comprendiamo lo segno di una figlia, ma forse avrebbe fatto bene a spendere due parole anche sul merito della questione e sulle esuberanze del babbo che, piccolo particolare, rappresenta anche l’Italia, e non a caso all’estero i commenti sono assai più aspri e uniscono senza differenza alcuna, giornali e politici di ogni colore.

Di fronte a quello che sta emergendo e che, per altro, conferma quanto era già emerso non dovrebbe neppure sussistere una polemica tra destra e sinistra, bisognerebbe solo prendere atto e procedere alla sostituzione del presidente con un altro candidato indicato dalla coalizione che vinto le elezioni.

Di cosa stiamo parlando? Qui siamo in presenza di una persona che ha perso il controllo di sè, che si è rivelata inadeguata e persino sprovveduta.

Può un presidente del Consiglio chiamare la questura? Può trasformarsi nella comparsa di un film di Totò e chiedere la liberazione della nipote del presidente egiziano? Può parlare a telefono, nei giorni più caldi della crisi, con le amiche di tanti festini? Può sparire in occasione di delicati appuntamenti di politica nazionale e internazionale? Può inventarsi la storiella della fidanzata, sbagliando persino le date e i nomi? Può mettere le sue fortune in mano ai vari Lele Mora? Se qualcuno volesse saperne di più su questo Lele Mora vada a vedersi il film di Erich Gandini, ” Videocracy”, nel quale c’era tutto, ma proprio tutto. Può un presidente allestire feste di varia natura per l’amico Putin e l’amico libico? Si può accedere senza controlli nella casa del presidente del Consiglio? Ma di cosa stiamo parlando, ma cosa c’entrano destra e sinistra? Anzi un tempo sarebbe stata la destra della legge e dell’ordine a reclamare le dimissioni per manifesta incapacità, per il venir meno delle condizioni minime di presentabilità nazionale ed internazionale, per non parlare della Chiesa che avrebbe pronunciato pubbliche scomuniche.

Finiamola con le insulsaggini sui complotti . Se c’è un mandante del complotto, questo è il medesimo che viene indagato dai giudici e dai poliziotti, ha fatto tutto da solo.

Qui siamo in presenza di un drammatico caso umano e questo a prescindere dalla indagine di Milano.

Berlusconi è ormai inadeguato al ruolo, perchè si è rivelato, al di là di eventuli reati, un facilone, un superficiale, uno sprovveduto, una persona dominata dai sensi sino al punto da smarrire ogni prudenza e persino le più elementari regole della sicurezza che sono proprie di un qualsiasi uomo di governo, anche di mezza tacca.

Possibile che la destra italiana non possa esprimere altro? Possibile che un pietoso caso umano non possa esser risolo dalla politica esprimendo un’altra personalità, possibile che i vari Letta, Tremonti, non siano in grado di sostiturilo? Oppure il conflitto di interessi e le vicende privare di una sola per quanto rilevante persona, sono più rilevanti dell’interesse generale e della necessità di dare al paese un governo che abbia il tempo e la voglia di occuparsi della grave crisi economica, etica e sociale che travaglia l’Italia?

Tutti quelli che continuano ad eccitarlo, per usare le profetiche parole usate a suo tempo dalla signora Veronica, si stanno assumendo la responsabilità di un cinico e letale accanimento terapeutico sia contro il presidente che sta male, sia contro la costituzione che sta ancora peggio.

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Alberto Francavilla