
ROMA – Vincenzo Longo ha pubblicato questo articolo anche su Uomini & Business con il titolo “Il rimbalzo dei mercati“.
Seduta di rimbalzo per gli indici europei dopo le forti vendite della scorsa settimana. Il rimbalzo ha guadagnato forza dopo le misure di stimolo annunciate dalla Banca centrale cinese (People’s Bank of China, PBOC), che ha tagliato i requisiti di riserva obbligatoria (Reserve Requirement Ratio, RRR) alle maggiori banche del Paese di 100 punti base, portandoli al 18,5%. Sebbene una misura di questo genere fosse attesa dal mercato, dopo i dati macro deludenti della scorsa settimana, gli operatori sembrano aver apprezzato maggiormente la portata della riduzione, che è stata la più importante dal 2008. Un buon contributo è arrivato anche dal recupero del petrolio, che ha sostenuto i titoli energetici.Crediamo che il sentiment rimanga rialzista sul mercato in un’ottica di medio lungo periodo. Nonostante tutto, le prossime due settimane potrebbero essere caratterizzate ancora dalla volatilità, pertanto raccomandiamo cautela.
Sul fronte Grecia, secondo l’agenzia Bloomberg, il governo di Atene avrebbe approvato un decreto questo pomeriggio che obbliga gli enti locali a trasferire tutte le riserve in cash alla Banca centrale ellenica. La notizia confermerebbe che la liquidità nelle casse dello Stato è agli sgoccioli. A risentirne maggiormente è stato il mercato governativo, con il rendimento sul titolo greco a 3 anni che ha raggiunto l’incredibile valore del 28%. Male anche la periferia della zona euro, con il tasso d’interesse sul BTp a 10 anni che è tornato in area 1,48%, lontano dai minimi di seduta, a 1,42%. Sui titoli di Stato prevarrà la cautela nei prossimi giorni, in vista dell’Eurogruppo del 24 aprile. I tassi in rialzo potrebbero accelerare, però, gli acquisti da parte della Bce, che sfrutterà l’occasione per posizionarsi sui titoli che hanno avuto sinora tassi troppo bassi. Sul Ftse Mib i titoli bancari hanno snobbato al debolezza dei bond governativi e hanno recuperato terreno dopo i forti cali.
Dal punto di vista macro, la seduta odierna è stata abbastanza scarica di indicazioni importanti. L’attenzione rimane per lo più rivolta ai dati del comparto immobiliare e agli ordini di beni durevoli che arriveranno dagli Usa nella seconda parte della settimana e che porteranno un po’ di volatilità in vista delle ben più importanti figure sul PIL in agenda il 29 aprile. In Europa, invece, gli operatori terranno l’attenzione rivolta agli indici di fiducia, ZEW e IFO, che arriveranno dalla Germania. Sarà importante capire quanto gli investitori e le imprese abbiano risentito delle recenti tensioni sulla Grecia. Probabilmente la parte corrente di questi indici di fiducia potrebbe essere penalizzata alla luce delle recenti tensioni.
Tra le commodity, recupera terreno il petrolio dopo i cali di questa mattina. Il Brent si è portato nuovamente al ridosso dei 64 dollari/barile, dopo essere sceso questa mattina a 62 dollari.