Gli Stati Uniti sono dilaniati in queste ore dal tema dell’immigrazione clandestina, che รจ razziale, sociale, economico in una sola cosa. In certi momenti l’aspro dibattito che si svolge in Anerica sembra l’eco di cose dette e urlate in Italia,ย con l’aggravante, proprio come da noi, che quando ci sono delle elezioni in ballo, non solo le presidenziali, ma anche semplicementeย di mediotermine, come quelleย del prossimoย novembre, nella politica, degli Stati Uniti e non solo,ย tutto diventa piรน difficile e i dibattiti che si incrociano su questo o quell’argomento hanno spesso piรน a che fare sul come farsi eleggere, o rieleggere, che sulla natura dell’argomento stesso.
La questione razziale รจ l’eterno problema negli Stati Uniti, non tanto per quanto riguarda gli indiani, prima sterminati ora imprenditori di slot machines nelle riserve, nรจ per quanto riguarda gli afroamericani, che bene o male non vengono piรน discriminati, o almeno non piรน come accadeva una cinquantina d’anni fa, quando ci volle la guardia nazionale per convincere il governatore democratico dell’Alama a far entrare a scuola anche gli alunni neri.
Il dibattito sempre piรน acceso riguarda ora per lo piรน gli illegali, gli immigranti clandestini che con tutti i mezzi possibili e immaginabili o entrano dal Messico negli stati confinanti (California, Arizona, Nuovo Messico, Texas) attraversando (nel caso del Texas) il Rio Grande, o lo fanno alleandosi con le micidiali bande di narcos ottenendo un passaggio negli Usa in cambio del recapito di un pacchetto di eroina a chi sa dove aspettarli.
I morti tra le bande rivali di narcos e i disperati che lavorano per loro non si contano piรน. Ogni weekend รจ una strage, e questi tumulti e traffici di droghe accadando proprio a ridosso degli stati confinanti col Messico.
La questione degli immigranti illegali bolliva da tempo, ma siccome dalla Casa Bianca non c’erano riscontri, la battagliera governatrice repubblicana dell’Arizona Jan Brewer ha deciso di occuparsene personalmente ed ha fatto approvare dal parlamento statale, poi promulgandola, una legge a sfondo razziale che ha suscitato un putiferio dall’Alaska alla Florida. La legge รจ indubbiamente molto dura: consente alla polizia dell’Arizona di fermare nello stato chiunque abbia l’aria di essere un illegale, di solito con i dati somatici di un messicano povero, chiedergli i documenti, il permesso di soggiorno e se le cose nonsono in regola, espulsione.
Subitoย la magistratura si รจ messa in movimento, e la Casa Bianca a ruota, perchรจ questa legge, da molti viene considerata razzista, ma non da tutti, venga abolita. La politica c’entra perchรฉ ad occhio e croce sembra che i contrari ed i favorevoli si equivalgano,ย i secondiย essendo generalmente residenti a migliaia di km di distanza dal Messico, da cui passano anche altri illegali provenienti dal resto dell’America Latina. Si puรฒ azzardare a dire che una leggera maggioranza di repubblicani sono a favore, ma lo sono anche i democratici negli stati sopra menzionati con confinano col Messico.
Che la questione razziale prevalga addirittura sui problemi economici lo si รจ visto lo scorso weekend, quando tutti i governatori dell’Unione si sono incontrati alla Casa Bianca con alti funzionari dell’amministrazione di Barack Obama. Per tre giorni, scrive il New York Times, avrebbero dovuto parlare di economia, disoccupazione, povertร e di tutti gli altri mali post-recessione: inveceย il dibattito รจ stato centrato prevalentemente sul problema dell’immigrazione.
Il fatto รจ che la favorevole accoglienza riservata da alcune parti alla legge razziale dell’Arizona preoccupa i democratici, che non vogliono essere scavalcati a destra. Molti governatori democratici devono essere rieletti e questo problema degli illegali agita le acque piรน di quanto normalmente ci si potrebbe aspettare. Ovvero, tradotto: l’iniziativa dell’Arizona potrebbe allargarsi a macchia d’olio e tagliare l’erba sotto i piedi a svariati candidati alla rielezione democratici, anche considerando che il partito nei sondaggi sta scivolando in basso, con Obama che รจ ben visto ormai solo tra il 40 per cento degli americani.
L’aperta ostilitร mostrata dalla Casa Bianca all’iniziativa legislativa dell’Arizona e il ricorso alla magistratura, non stanno ancoraย seminando il panico tra i candidati democratici ma ci vanno molto vicino. ”Avrebbe potuto scegliere un altro momento e iniziative diverse” contro la legge,ย lamenta il governatore Bill Ritter, del Colorado,che corre per la rielezione: ”Questo รจ un argomento che ci divide e spero che la strategia del Presidente non renda piรน difficile la rielezione dei nostri candidati, specialmente nell’Ovest”.
Da buon repubblicano, la sparata piรน fragorosa, che deve aver fatto tremare i vetri dell’Ufficio Ovale, l’ha fatta il governatore del Nebraska Dave Heineman, repubblicano, anche lui in corsa per la rielezione, che ha detto: ”Sarei pronto a scommettere un sacco di soldi che il prossimo gennaio quasi tutti gli stati dell’Unione avranno una legge razziale come quella dell’Arizona”.
