
USA, WASHINGTON – L’amministrazione Obama lavora agli ultimi dettagli delle nuove sanzioni contro la Russia. Arriveranno probabilmente lunedi’ e riguarderanno esponenti chiave del governo del presidente russo Vladimir Putin, ma anche leader di aziende e societa’ vicine al Cremlino. L’Europa appare invece piu’ riluttante a prendere misure contro manager e societa’ per i loro legami con Putin e preferirebbe concentrarsi solo su esponenti del governo russo. Una divergenza di approccio che e’ emersa – secondo indiscrezioni – nella conference call e nel G7 telefonico delle ultime ore.
La situazione, infatti, e’ molto diversa sulle due sponde dell’Atlantico. In Europa – affermano alcuni diplomatici – la legge vigente rende piu’ difficile imporre sanzioni su singoli individui solo per presunte accuse di corruzione o affari illegali. A questo si aggiunge il pressing delle aziende europee sui rispettivi governi affinche’ adottino un approccio piu’ cauto al fine di evitare problemi economici a tutta l’Europa. I legami fra l’Unione Europea e la Russia sono infatti molto piu’ stretti e forti rispetto a quelli esistenti fra Washington e Mosca, con banche e aziende europee molto piu’ esposte all’economia russa, gia’ in difficolta’ con le sanzioni attuate.
Difficolta’ testimoniate dal downgrande della Russia da parte di Standard & Poor’s e dalla decisione a sorpresa della Banca Centrale russa di alzare i tassi di interesse al 7,5% per combattere il rischio inflazione, che si sta accentuando con la caduta del rublo, sceso del 10% rispetto al dollaro dall’inizio dell’anno. Gli Stati Uniti e gli alleati sono consapevoli del possibile impatto delle sanzioni sull’economia globale, afferma il consigliere alla sicurezza nazionale di Obama, Ben Rhodes. E forse – proprio per questo – secondo alcuni osservatori – ancora non sono state decise ne’ da parte degli Stati Uniti ne’ da parte dell’Europa sanzioni dure su interi settori dell’economia, come chiesto dalle autorita’ dell’Ucraina.
Le opzioni al vaglio dell’Europa riguarderebbero l’ampliamento della lista dei funzionari pubblici russi da sanzionare, con l’aggiunta di 15 nomi, e – nel caso la situazione deteriorasse – il bando delle importazioni di alcuni beni russi, quali i diamanti e i fertilizzanti. Gli Stati Uniti, dal canto loro, avrebbero invece gia’ individuato una lista di individui russi e ucraini ‘colpevoli’ secondo Washington della situazione in Ucraina: si tratterebbe – secondo indiscrezioni – di personalita’ con forte influenza in importanti settori dell’economia russa, come l’energia e il settore bancario.
