Poi, importuna, sfacciata, maleducata è arrivata la domanda: sì, va bene, ma qual è l’arma, il colpo ammazza-Renzi? E allora si è visto qualcuno degli annunciatori e araldi farfugliare che erano, il colpo e l’arma, Marina e/o Barbara Berlusconi (si può scegliere) candidate premier alle prossime elezioni. I più esperti invece hanno ammiccato, fatto cenno d’intesa, intesa muta, di aspettare. Aspettare il dossier che adesso arriva e di Renzi fa polvere e polpette. O almeno aspettare che si sviluppi, tuoni e rovesci sul capo di Renzi i liquidi adusi alla bisogna. Chi sviluppa, tuona e rovescia in buona fretta e magari vomita anche un po’ che l’acido non guasta? Ma che domanda: i servizi di informazione di Berlusconi in tutte le loro articolazioni! Insomma l’arma e il colpo segreti sarebbero, saranno Panorama, Tg4 e Tg5 e qualche “approfondimento” Mediaset su Matteo Renzi. E il tutto concentrato prima e durante e dopo l’otto dicembre delle primarie Pd. Sai che novità, sai che sorpresa: è quel che i servizi di Berlusconi fanno sempre da anni.
Quindi Berlusconi stesso ha intimato: “l’arma segreta anti Renzi sono io. Io che mi presenterò candidato premier alle prossime elezioni politiche”. Questa sì non se l’aspettava nessuno, questa sì che scompiglia e sconvolge tutti i cittadini, mica solo Renzi…
Al netto del comico, del grottesco e dell’imbarazzante, c’è da registrare un comportamento che va diffondendosi, un atteggiamento che va radicandosi come naturale e perfino dovuto: su chi non mi piace o su chi non mi fido o su chi mi crea problema apro un’indagine, un dossier, un fascicolo. Magari dentro non trovo niente da metterci ma che si sappia in giro, un qualche effetto lo fa, qualche prudenza la induce.
Su Matteo Renzi Marco Travaglio si è fatti amichevolmente sfuggire che giorni di “sguinzagliamento” non avevano portato a nulla. Su Matteo Renzi il Berlusconi-mondo ha tenuto non amichevolmente a comunicare che c’è un dossier, una campagna in uscita. Anzi no, era solo una finta. L’arma segreta che è meglio se non si vede, che deve funzionare anche se non c’è. Una volta, due, tre. Allora è un vizio.