
ROMA – La nomina e soprattutto la scelta dei nuovi venti Direttori dei maggiori Musei italiani รจ tre volte eccezionale. Eccezionale perchรฉ la quantitร del rinnovamento fa giร da sola qualitร : mai cosรฌ tanti nuovi e tutti insieme.
Eccezionale perchรฉ l’etร media dei prescelti e nominati รจ di 50 anni, lรฌ dove l’etร dei vertici sembrava obbligatorio fosse museale.
Eccezionale soprattutto per una virtรน che potremmo chiamare di competenza attiva. Sette dei venti vengono dall’estero, quattro dei tredici italiani dall’estero tornano. Tutti condividono e hanno messo alla prova una cultura non solo del “guardare e conservare” ma anche del fare e generare. Il Museo come patrimonio da investire e non come rendita da proteggere.
Dunque un eccezionale atto di buon governo. Quindi massima disattenzione possibile al riguardo nella quotidiana lotta delle dichiarazioni politiche, quindi il dovuto ma niente piรน nell’informazione, quindi un distaccato e unanime “Che…???” da parte della pubblica opinione. Quindi un atto di buon governo tre volte eccezionale e un corrispettivo chi se ne frega nazionale.
