ROMA – M5S, cioè non si fa pipì contro vento. A questa regola di comportamento, insieme istintiva e ragionata, si attiene l’informazione e la comunicazione tutta. Il vento d’opinione gonfia vele M5S e quindi tutti gli uomini e le donne di mondo e dabbene non la fanno contro vento. Esempi, uno per tutti, il più professionale: Enrico Mentana e il suo Telegiornale. Ma così fan tutti, appunto d’istinto e di ragione.
Non è opportunismo o omaggio anticipato al futuro vincitore, ricerca anticipata di favori e protezioni che il futuro vincitore potrebbe-dovrebbe assicurare a chi si è messo prima e meglio al vento. No, non è questo, non è una cosa squallida e pezzente. E’ una cosa naturale, una cosa che i cosiddetti corpi intermedi della nostra società hanno nel sangue, nella testa, nella cultura, negli usi e costumi. Si potrebbe dire qualcosa che fa parte del nostro nazionale modo di essere cittadini. Nella nostra tradizione civica, nella nostra civiltà della cosa pubblica, i corpi intermedi si mettono al vento. Lo sentono come…dovere acquisito. Gli viene naturale e spontaneo. Anche senza diretta ricompensa. Lo fanno quasi e praticamente gratis.
Lo fanno per conformismo. Già, purissimo conformismo. E quale miglior e distillato e millesimato conformismo di quello che può vestirsi-travestirsi da anti sistema, anti potere e poteri? M5S è perfetto per la bisogna. M5S è di tendenza, M5S è moda, M5S è già status. Mettersi al vento M5S e raccontare che si è contro ogni vento è il paradiso in terra per i corpi intermedi della nostra società civile. Giornalisti in prima fila, seguono avvocati, commercialisti, commercianti…
I giornalisti si vede di più, per forza di cose. Corpo intermedio che si mette al vento per natura e cultura. E che lo fa battezzando imparzialità la sua abdicazione ad ogni responsabilità. D’altra parte, se ti metti al vento M5S e il vento M5S diventato governo appicca il fuoco alla casa comune, il corpo intermedio ha sempre metaforicamente e non solo una casa al mare dove andare a dormire. Quindi può tranquillamente evitare di mettersi di traverso alle affermazioni-giuramenti M5S sulla pioggia di soldi che pioverà sugli italiani stampando euro a volontà e peggio per gli altri europei che pagheranno, lo vogliano o no, il reddito di cittadinanza, la pensione e pure l’esenzione da qualche tassa agli italiani.
Se l’idraulico che viene a riparare la casa comune sfonda le tubature e smonta i rubinetti non è cosa che il corpo intermedio dei professionisti dell’informazione siano tenuti a considerare. Vanno a intervistare l’idraulico e di lui diffondono lezioni di idraulica.
E poi non si fa pipì contro vento. Mezza, anzi no tre quarti, anzi no quattro quinti, anzi no quasi tutta Italia è pronta a sentire che la Boschi, che Renzi…Andar contro il Pd non solo ce n’è sostanza. Ma si va pure a favore di vento. Sparare sul Pd è di moda, fa audience e popolarità. Al Pd non si riconosce più neanche il ruolo della Croce Rossa, si può sparargli. Si fa pure la figura, sparando addosso al Pd, di essere contro i potenti. Una favola…
Ma mettersi ad esempio a chiedere in giro a quale antropologia sociale si possa ascrivere, insomma che gente è quella che arrivata in Parlamento imbroglia sul proprio stipendio tagliato, questo è fare la pipì contro vento. Di Maio ti viene a precisare che non l’hai detta tutta e giusta. Se la dici che a loro pare troppa finisce sui loro blog. E i social la Rete sono pieni di vigilantes che all’occasione ti mazzolano. E poi comunque non e trendy e neanche chic, fai la figura di quello che sta col Pd. Quindi domandarsi e domandare se le mele marce siano più sciocchi o più diversamente onesti…non è cosa. Due passi o due pensierini su quale società sedicente civile si avanzi sotto bandiera M5S è…villania.
Villania e bestemmia al dogma la gente ha sempre ragione. Quindi informazione non fa pipì contro vento M5S.
Per natura, regola, cultura, abitudine, attitudine a non far pipì contro vento. E anche per qualche altra cosa che non troviamo definizione migliore che sudditanza psicologica. Già, proprio quella formula usata nel calcio per gli arbitri. Quella cosa per cui non è che gli arbitri siano pagati o corrotti o tifosi. E’ che prima di dare un rigore contro la Juve ci si pensa due o tre volte, è impegnativa decisione, anche rischiosa. Dare un rigore contro il Benevento o l’Udinese ci si pensa più leggeri, è decisione meno ardua e rischiosa. Ecco, oggi e qui, nel campionato elezioni 2018 M5S è la Juve. A M5S l’informazione-comunicazione non regala nulla, tanto meno un calcio di rigore. Però un fallo contro M5S no, fischiarlo è appunto fare pipì contro vento.