ROMA – Pd, perché no a governo con M5S? Strana perfino la domanda, strano che venga posta. Strano che la pongano una domanda del genere quelli che hanno votato M5S e quelli che guidano M5S. Strano che una simile domanda la ponga qualcuno che ha votato Pd e qualcuno che vorrebbe guidare il Pd (non Emiliano, il presidente della Puglia è da tempo per pensieri, azioni e cultura un M5S ad honorem e non sua insaputa). O forse no, non è strano, è…italiano.
Io elettore M5S ho votato per M5S. E anche contro Pd. Il mio voto contiene in dosi massicce entrambe le cose, inestricabili l’una dall’altra. Io elettore M5S e io M5S ho detto e pensato che quelli del Pd erano i peggio e facevano le peggio cose. Ne sono pieni, stracolmi i miei blog e i miei pensieri: il Pd sono quelli che ci impediscono, non solo per incapacità ma anche per malvagità, di essere protetti e felici. Sono quelli che rubano, intrallazzano, fregano il popolo quelli del Pd. Tu M5S me lo hai sempre detto e io elettore M5S ho votato per mandarli e casa, a casa se non peggio.
Io elettore Pd ho votato per Pd. E anche contro M5S. Il mio voto contiene in dosi massicce entrambe le cose, inestricabili l’una dall’altra. Io elettore Pd e io Pd ho detto e pensato che quelli di M5S ci portano alla rovina economica con la loro somma di assistenzialismo peronista più ostilità all’impresa, all’Europa. Io elettore Pd e io Pd abbiamo detto e pensato che sono l’anti scienza (vaccini), l’anti competenza (economia), l’anti modernità (non a caso Rousseau per chi sa cosa vuol dire richiamarsi e battezzarsi con il nome del filosofo pre illuminista secondo il quale la civilizzazione ineluttabilmente corrompe la naturale purezza dell’individuo). E che la loro predicazione della democrazia diretta non è un battesimo di una cosa nuova ma in realtà il funerale della democrazia delegata e parlamentare e liberale, molto imperfetta ma senza se e senza ma la miglior cosa sia mai stata messa in atto sui questa Terra e su questa Storia da quando gli umani sperimentano comunità e governi. Tu Pd me lo hai detto e io elettore Pd ho votato per impedire che questi di M5S andassero al governo.
Così stanno le cose: io elettore M5S ho votato per cacciare quelli del Pd e io elettore Pd ho votato per impedire che M5S diventasse governo. E ora perché mai il Pd dovrebbe quindi appoggiare un governo M5S. E perché mai M5S dovrebbe chiedere al Pd di farlo?
Perché siamo…italiani. Strana gente che pensa strane cose, che pensa davvero strano.
Pensa ad esempio che se sei stato sconfitto alle elezioni devi fare non opposizione al governo ma atto di abiura e sottomissione. Perché, essendo stata il 4 marzo la vittoria del Bene sul Male, devi convertirti o almeno segnarti, pregare, osservare la liturgia dei nuovi santi.
Oppure pensa che un responso elettorale sia un giudizio di dio e che quindi se il popolo, che è sempre democratico e progressista per divina infusione, vota M5S allora per traslazione M5S è democratico e progressista, quindi…
Pd, perché no ad un governo con M5S? La domanda che non dovrebbe neanche essere posta ha comunque tre chiare risposte.
No per dignità. Per dignitoso rispetto delle proprie idee, dei propri valori, della propria etica. E di quelli degli altri. No per dignità politica, e non solo. Per dignitoso rispetto di se stessi. E degli altri.
No per orgoglio. Orgoglio che non è stizza o ripicca. Orgoglio di ciò che si è, ciò che si è fatto. Ciò che si farà se e come si potrà. Orgoglio di una lunga e profonda e ricca tradizione di civiltà. Sì, civiltà: quella delle scienze, della ragione, del progresso, della democrazie parlamentari, delle socialdemocrazie, della concezione liberale dello Stato. Orgoglio di una tradizione di civiltà che ha portato in due secoli lo spicchio di mondo in cui viviamo ad essere quello dove si vive con più libertà e diritti e protezioni e redditi e consumi che in ogni altra parte del pianeta. Lo spicchio di mondo dove fino a che qualcuno non giocherà troppo pericolosamente con frontiere e dazi e “noi primi” da più di 70 anni si vive in pace.
No per identità. Si dice, a ragione, che il Pd non si sappia bene cosa sia. Si lamenta abbia troppe e troppo tenui identità. Ecco stare all’opposizione di un governo M5S dà identità al Pd. Europa, economia di mercato, welfare, redistribuzione del surplus dopo aver creato, merito e produttività, protezione sociale dalla culla alla tomba, tassazione equa ma tassazione, servizi sociali non obbligatoriamente inefficienti e in deficit, scuola delle competenze e del merito, creazione e non mummificazione dei posti di lavoro…Eccola l’identità.
Che non è l’identità di chi pensa che sinistra sia il pubblico impiego che al 41 per cento vota M5S per…impellenza di riformismo? Che non è l’identità di chi pensa sinistra sia: tutti assunti dallo Stato oppure in attesa di assunzione dallo Stato reddito di Stato, oppure cassa integrazione a vita oppure pensione prima possibile. Che non è l’identità di chi pensa sinistra sia ammetterlo sì che la politica e il Parlamento rispettivamente sono la tara della società buona e la tana dei congiurati ai danni del popolo stipendiati con i soldi del popolo.
Che, tornando alla improvvida domanda iniziale, non è l’identità di chi pensa M5S sia in qualche modo e per qualche via sinistra o comunque della famiglia sia pure alla lontana. No, M5S è altra e diversa identità sociale, culturale, ideologica, politica, culturale. Dire da parte del Pd no al governo M5S è anche ritrovare e trovare di nuovo la sua identità. Anche per smetterla di trovarsi, ad esempio, a salvare con i soldi pubblici e grazie ad un governo Pd i 500 posti di lavoro Embraco e trovarsi il giorno dopo 500 operai salvati 500 (più famiglie) che votano M5S o Lega per abbattere il governo Pd e punire il Pd. Per smetterla di trovarsi così e chiedersi inebetiti il perché, ecco anche per questo il Pd deve a se stesso il no al governo M5S. Senza se e senza ma.