
ROMA – E’ gente del popolo anche se proprio popolari non sono. Sono i Vigili Urbani, di Roma e di tutta Italia. Gente che non guadagna certo tanto a fine mese. ma neanche tanto poco. Gente che un lavoro fisso ce l’ha, magari faticoso e noioso e usurante più di altri pubblici impieghi. Ma un posto fisso ce l’hanno e qualche volta, qualcuno dice troppo spesso, ce l’hanno fissato a una sedia in ufficio perché in strada ci vanno relativamente in pochi. Gente del popolo anche se in divisa che magari si arrangia. Si arrangia sindacalmente facendosi dare almeno a Roma l’indennità per dirigere il traffico in strada (scusi ma non erano Vigili? L’indennità ai Vigili per fare i Vigili?). Ma così si arrangia uno stipendio altrimenti basso, davvero basso.
Qualcuno, pochi, si arrangia anche altrimenti. Ma di questo meglio non parlare o parlare poco: quale categoria non ha tra i suoi ranghi quelli che esigono mazzette e tangenti per effettuare o dimenticare ispezioni e verbali? Alzi la mano e scagli la prima pietra sui Vigili chi nella Pubblica Amministrazione non ha colleghi, pochi ma non pochissimi, con questo vizietto.
E’ gente del popolo e, come capita alla gente di popolo, anche loro talvolta si incazzano. E incazzatissimi sono venuti a Roma a manifestare in corteo e comizio contro i sindaci, i governanti, i denigratori, la stampa, la televisione…Nella protesta ci hanno messo, ad ogni buon conto, la rivendicazione di questa, questa e quest’altra indennità . Però incazzati davvero erano per altri motivi.
Primo: non sopportano, non tollerano, proprio non reggono l’intrusione degli altri nei fatti loro. Ma come, la notte dello scorso 31 dicembre, quella del Capodanno, avevano organizzato un perfetto e riuscito sciopero selvaggio e poi gli si va a dire che non possono, che lo sciopero selvaggio non è una genialata ma un illecito? Ma figuriamoci, avevano fatto le cose così per bene: tot si davano malati, tot non si facevano trovare, tot andavano a donare il sangue…Non si può fare? E allora provatelo che l’abbiamo fatto, provatelo se ci riuscite. Sta su tutti i giornali che l’abbiamo fatto? Per prima cosa i giornali sono bugiardi e invidiosi e invidiosi e bugiardi. E per seconda cosa…non si attenta così alla dignità dei lavoratori!
Secondo: non sopportano, non tollerano, proprio non reggono questa storia della “turnazione”, quel volerli far girare da un quartiere all’altro di competenza, magari ogni tot anni. Non sopportano il sospetto che stando sempre in zona della zona si diventi, si possa diventare “amici” e “custodi”. Quindi sfilano a migliaia e migliaia nella capitale con i cartelli e grida “Abbiamo le mani pulite”. pulite sì, ma non fatecele girare per guardare i palmi altrimenti ci offendiamo  morte.
Si sale sul palco, c’è il comizio finale, l’ultimo oratore riassume il senso della manifestazione: “Adesso basta! Dovete andare a fare in c…”. Sigla di chiusura degli altoparlanti con le note di: “Te c’hanno mai mandato a quel paese?”. Sono i Vigili Urbani di Roma e d’Italia, i pop prepotenti.
