Che pena, che delusione, che tristezza: a condurre i talk-show televisivi c’è la ex meglio gioventù di destra e di sinistra. Ci sono quelli che avevano studiato, fatto buone scuole, fatto il Sessantotto o il Fronte della gioventù. Quelli che hanno avuto strumenti e opportunità e non poco hanno contribuito a cambiare la società, usi e costumi, nella quale erano nati. Quelli che hanno avuto la bravura e la buona sorte di fare fortuna, quelli diventati ceto dirigente, ovviamente anche nel giornalismo. Dotati oggi o ieri di buone letture, ottimi stipendi, non anonimi cognomi. Quelli che hanno avuto ed hanno opportunità, perfino potere.
Conduttore tv: uomini e donne di piccolo orgoglio
Eppure si stanno mostrando donne e uomini piccoli piccoli quanto a cultura e ingegno dispiegati e non solo ingurgitati. Perfino l’orgoglio in loro è piccolo, annichilito dalla prudenza, anzi dalla pigrizia, intellettuale pigrizia. Non uno/a che abbia se non il roboante coraggio almeno la voglia e il piacere umano e professionale di assumersi e intestarsi una responsabilità civile.
Sono protetti da carriere consolidate, notorietà diffuse, retribuzioni alte ma non una/o che faccia civico di civica utilità: dichiarare il proprio contenitore televisivo spazio no vax free. Non uno/a che faccia del suo contenitore tv un luogo dove esplicitamente e programmaticamente si discute di tutto, anche del falso. Ma del nocivo no, quello no, quello qui no.
E il loro non farcela a battezzare il proprio contenitore tv con spazio no vax free denota una piccolezza umana sorda perfino alla tentazione spregiudicata di essere primi attori. Il primo/a che dicesse qui da noi no vax free diventerebbe più personaggio e più intoccabile di quel che già è, ma anche la vanità che attanaglia inevitabilmente chi fa quel mestiere è in loro a suo modo è pavida, avida più di opportunismo che di opportunità.
Se successo e denaro liberano…
Che pena, delusione e tristezza vederli calarsi con dedizione naturalezza nel ruolo di animatori del villaggio vacanze, rissa con tuffi in piscina come clou della serata. Che pena, delusione e tristezza vederli attendere la gola gonfia dall’urlo, l’insulto, qualunque cosa abbia la funzione scenica del peto nei fescennini. Che pena, delusione e tristezza vederli scambiare l’ospite no vax come additivo e doping all’audience. Soprattutto che pena, delusione e tristezza vedere che la ex meglio gioventù, raggiunto il milione di euro di paga o giù di lì, non sappia usare il successo e i soldi per liberarsi della sua piccolezza.