ROMA – Dice che siamo tutti sul Titanic…Chi lo dice? Ad esempio lunedì mattina e pomeriggio 5 settembre lo dicono quei fastidiosi spread che come mosconi ronzanti risalgono quota 350 e poi ancora più sopra…Dicono che non ci si fida a prestar soldi all’Italia, come prima, quasi come prima della “pesantissima” manovra. Ma ci fanno appunto l’effetto di “mosconi”: importuni, però con un gesto di mano li si scaccia via, al massimo pungeranno qualcuno dei più sfortunati, di quelli che non hanno saputo “organizzarsi”. Infatti l’Italia, se è un Titanic, è un Titanic alla rovescia: si salvano tutti. Si salvano i mini Enti Pubblici, quelli con meno di 70 dipendenti. Non dovevano trova posto sulla “scialuppa”, posto trovato: i mini Enti il Senato li ha salvati “all’unanimità ”. Si salvano il Primo di maggio e il 25 aprile e il due giugno: Tremonti ha spiegato che nella fretta, quando cancellavano le feste, si erano dimenticati che erano feste anche quei giorni. Si salvano le tredicesime degli statali, si salvano i Fondi fas, o meglio si salvano le Regioni, la loro quota di Fondi Fas non si tocca, qualunque cosa accada. Si salvano le cooperative “bianche”: Sacconi ha spiegato che l’inasprimento fiscale vale solo per quelle “rosse”. Si salvano le farmacie che non saranno “liberalizzate”, ne va, niente meno che della salute degli italiani. Salvati tutti anche dalla “gogna” della pubblicazione della dichiarazione dei redditi, si farà solo per “categorie” e non per nome e cognome, sai che novità . Salvati tutti anche dal fastidio di indicare il conto corrente nella dichiarazione dei redditi, in effetti non serviva a niente, chissà perché il governo aveva calcolato in qualche centinaio di milioni l’effetto psicologico sui contribuenti.
Prima si erano salvati i seicentomila dal contributo di solidarietà , tranne i dirigenti pubblici e i pensionati a reddito medio-alto. E si erano salvati i piccoli Comuni e le Province e si erano salvati i parlamentari dal “dimezzamento”: se ne parla nella prossima Costituzione. Un posto in scialuppa, anche se al freddo di qualche spruzzo di taglio gelato, l’hanno trovato anche Regioni e Comuni che ancora strillano e vogliono posto coperto, ma insomma sono salvi anche loro. Sul Titanic sono rimasti i Ministeri, ma vedrete che un canotto raccoglierà anche loro. Si stanno, ci stiamo salvando più o meno tutti, anche se continuiamo a gridare “uomo in mare”. Di “uomini in mare” non c’è in realtà nessuno, a meno che non si voglia considerare naufrago abbandonato l’evasore che da nove anni la fa franca: quello che aderì al condono del 2002, pagò la prima rata e poi sparì e non pago più. Adesso gli si chiederà di saldare entro l’anno: dopo nove anni di carezze e complimenti, davvero una tortura fiscale.
Si stanno, ci stiamo salvando tutti, c’è una scialuppa per tutti e tutti nella scialuppa si sono portati l’argenteria e i cari ricordi, d’oro e di ottene, di famiglia. Sulla scialuppa ci siano portati le pensioni di anzianità , la pensione alle donne a 60 anni e il calcolo misto retributivo-contributivo per chi in pensione ci andrà presto se si sbriga. Sulla scialuppa ci siamo portati la spesa pubblica degli Enti Locali, sulla scialuppa si sono portati tutti intero il valigione della spesa per la politica. Soprattutto in ogni scialuppa è stata portata la “morfina”, quella che cancella ogni dolore. La “morfina” sotto il cui effetto si è addormentato il governo e il Parlamento, la “morfina” che ispira gli attacchi agli “insopportabili tagli” che vengono dalle opposizioni di Bersani e Di Pietro ma anche dagli Alemanno e Formigoni, altro non è che le decine di miliardi di Btp italiani comprati dalla Bce. I nostri titoli di debito i mercati non li volevano più, se non a tassi di interesse sul sei per cento, peggio della Spagna. La Bce li compra e non festeggiamo il Titanic dove tutto e tutti si salvano. L’effetto “morfina” è dolce ma sta svanendo. Che faremo quando scopriremo che qualche scialuppa è bucata e che l’argenteria che ci abbiamo imbarcato sopra servirà tenersela stretta per affogare meglio?
