Bisognerebbe chiederlo a loro. La risposta la trova nel suo libro, Nicotri, nella parte dedicata al processo Pecorelli e alle intercettazioni ambientali dei famosi pentiti. I processi per l’uccisione di Pecorelli sono poi finiti nel nulla più assoluto.
– Un pentito accusa suo marito dell’uccisione del “cravattaro” Domenico “Mimmo” Balducci. Ma a me risulta che quel giorno De Pedis era a Pescara con lei, e che avete proseguito per le isole Tremiti.
Sì, è proprio così, Renato era con me a Pescara. Ma c’è dell’altro. Il pentito dice che a uccidere Balducci erano in tre, compreso Raffaele Pernasetti, che è in carcere per altre condanne, ma non per questo omicidio. Quindi…
– Il vicecapo della polizia Nicola Cavaliere ha scritto l’introduzione al libro di Rita Di Giovacchino sugli intrecci tra malavita romana e prelati vaticani. Nell’introduzione ha affermato che la presenza della banda della Magliana è sempre stata avvertita in tutte le indagini sul caso Orlandi, anche se non sono riusciti a dimostrarla. Però di questa “presenza” non ho trovato traccia in nessun atto giudiziario sul caso Orlandi: come se lo spiega?
Dovrebbe chiederlo al dottor Cavaliere. Ce ne sono tante di strane rivelazioni senza supporto in questa storia. Sempre nel libro della Notariale, la Minardi dice che l’accusano anche di essere stata l’amante proprio di Cavaliere. Comunque in una intervista ad History Channel è stato lo stesso giudice Capaldo, parlando della storia dell’identikit che a detta di alcuni mitomani somiglia a mio marito, a dire che si trattava solo di voci e che non c’è niente di provato. I maligni potrebbero pensare che Sabrina Minardi parli di quelle voci per lanciare un qualche segnale. A chi? Oppure vuole fare pubblicità al libro.