Nessun sarcasmo, la proposta viene accettata. Dai quattro milioni di euro iniziali siamo precipitati ad appena 100 mila euro. “Sai, a Gastrini ormai danno la caccia in molti, i servizi e i magistrati, lui ha bisogno di soldi per tornarsene in Brasile alla sua fattoria. In più, è stato abbandonato dai suoi familiari, furiosi perché ignoravano fosse un agente segreto. Gli darò io un po’ di quattrini per tenerlo buono”. Mah. No comment. Non capisco però perché mai i familiari debbano irritarsi al punto di rompere tutti i rapporti solo perché ignoravano che il congiunto oltre che un carabiniere era anche del Sismi.
Al quarto e ultimo appuntamento la situazione è sempre di stallo. “Con soli 100 mila euro facciamo tutto”. E quelli di Londra? “Gastrini sa come farli rigar dritto”. Poi però anche il mio amico comincia ad ammettere che qualche dubbio lo ha: “Qui non si capisce bene se lui le cose le sa perché ci ha partecipato o perché le ha sentite, lette magari in qualche rapporto segreto, oppure solo origliate”.
Ribatto: “Ma, guarda, secondo me è uno che fa il furbo e basta, guarda che su Moro prigioniero della Brigate Rosse ha detto solo sciocchezze”. Gli ricordo che comunque l’offerta dei 100 mila euro depositati dal notaio è sempre valida, in cambio di un libro che – se non è tutta una bufala come ormai sono convinto – renderebbe al Lupo e ai suoi misteriosi uomini di Londra parecchio denaro. Ci si lascia con l’accordo che Lupo Gastrini avrebbe di sicuro accettato.
Il mio amico non l’ho più sentito. Quando il 18 luglio è saltato fuori il romanziere portoghese Luis Manuel Rocha, specializzato in gialli ambientati in Vaticano, che in un congresso in Calabria ha dichiarato pubblicamente: “Emanuela Orlandi è viva, io l’ho anche incontrata e le ho parlato”, ho scritto al mio amico il seguente SMS: “A quanto pare, tu e io siamo gli unici al mondo a non avere incontrato la Orlandi dopo la sua scomparsa”. Strano: pur avendo inviato di nuovo l’SMS, non ho più avuto nessuna risposta.
Forse anche il Lupo 007 abbaia ormai alla luna. Il romanziere portoghese probabilmente sta pensando di fare anche lui quattrini sul cadavere della Orlandi scrivendo un bel giallone ambientato in Vaticano. Vedo già il titolo: “La ragazza di papa Wojtyla”. Oppure “Emanuela e il cardinale”.
Benvenuti all’Emanuela Orlandi Farsa Show. “Venghino, signori, venghino”. Avanti c’è posto.