Il problema però è che la vita media pare proprio sia destinata ad allungarsi ancora, a meno di guerre e altre catastrofi magari nucleari: si corre velocemente verso i 90 anni per tutti, e c’è chi prevede si arrivi anche ai fatidici 100 nel giro di decenni e non di secoli. L’Istat dimostra che gli ultracentenari in Italia sono ben 16.000, triplicati negli ultimi dieci anni. Avanti di questo passo… Già oggi è un po’ assurdo andare in pensione a un’età che ti farà vivere da pensionato tra i 15 e i 20 anni, e anche se non è assurdo sta di fatto che 15-20 anni da pensionato pesano troppo sul sistema previdenziale. Ancor più peseranno i 20-30 da pensionato che si profilano all’orizzonte con l’ulteriore allungamento della vita media. Oltretutto, qualunque pensione dignitosa è destinata a perdere man mano potere d’acquisto fino a diventare, dopo 15-20-25-30 anni, poco più di una elemosina.
Guardiamoci in faccia. La realtà fotografata dall’Istat dimostra che ci sono ben 71 pensionati su 100 lavoratori. E che la metà dgli assegni pensionistici sono sotto i 1.000 euro mensili. Su ogni 100 lavoratori ci sono cioè 36 pensionati che tirano a campare con meno di 1.000 euro al mese. Che nel giro degli attuali 15-20 anni di vita da pensionato diventeranno poco più di una mancia e nel giro dei 30 anni che si profilano all’orizzonte diventeranno carta straccia. E’ per questo che in Germania hanno già cominciato a guardare avanti e uno studio per il cancelliere Angela Merkel chiede che l’età pensionistica sia elevata a 69 anni per tutti entro il 2060. Gli economisti suggeriscono un aumento graduale dell’età pensionabile: fino al 2029, come previsto, salirà fino al 67esimo anno. Entro il 2045 aumenterà fino a 68 anni e nel 2060 sarà di 69 anni.
Campare senza dover lavorare piace a tutti. Ma la pensione è nata per garantire gli ultimi anni di vita in condizioni accettabili, non per garantire decenni di vita non lavorativa e la catastrofe dei conti dello Stato farebbe male a tutti. L’Italia è già un Paese di anziani. Con i giovani che fanno sempre più fatica a trovare lavoro. Se si andrà in pensione più tardi e non si creano nel frattempo nuovi posti di lavoro per dare ai giovani una equa prospettiva per le loro sacrosante aspettative è chiaro che andremo a sbattere. Il vento della rabbia e delle primavera giovanile non è detto sia destinato a restare confinato in Nord Africa o in Grecia e Spagna. Oltretutto l’Italia si trova proprio di fronte al Nord Africa e in mezzo a Grecia e Spagna….