
Paola e Francesca wedding day: codardo oltraggio o servo encomio, terzo non c'è FOTO ANSA
Paola Turci e Francesca Pascale, cronache del wedding day come fossero nozze di reali, anzi di più. Gossip e incenso, pettegolezzo pruriginoso e genuflessione alle eroine di giornata vanno anch’essi a nozze. Lo spazio che, ammirata ed entusiasta, la comunicazione tutta dedica in tranche giornalistica a Paola e Francesca spose è al tempo stesso enorme e sbilenco. Quanto sia enorme ognun lo vede: l’auto con cui arrivano e vanno, i sandali bassi, la location, i menù, le banalità ovviamente colme di felicità…Quanto sia sbilenco è meno evidente, il dislivello è mascherato e foderato da lustrini di compiacimento gongolante.
Due donne si sposano…
E’ la stampa bellezza, anzi la comunicazione al tempo della nostra informatissima ignoranza. E’ la comunicazione bellezza e non puoi farci niente, conosce solo due tonalità nel cantare la sua musica: il codardo oltraggio e il servo encomio. Sono termini datati, parole ormai quasi in disuso, ma rendono l’idea come modernissime telecamere miniaturizzate e poi piazzate là dove si forma il nostro pubblico parlare e pensare. Due donne si sposano, matrimonio omosessuale, amore lesbico? O l’insulto omofobico/benpensante (magari sul web, quanto attuale risulta quell’antico aggettivo, codardo…). O l’insulto e l’oltraggio della diversità, anormalità. Oppure il servo encomio, il farne autorità morali e maestre di vita cui rendere incondizionato e rapito omaggio. Terzo non c’è e non è piccola mancanza, è un lutto civile, lutto che nessuno porta.
