Perché l’euro faccia invece male alla Merkel, come dimostrano cinque tornate elettorali su sei dei länder nell’ultimo anno, è invece meno immediatamente percepibile. La partecipazione alla moneta comune impone a Berlino vincoli di solidarietà e obblighi. Ma tali interventi di soccorso – che possono assumere le più varie forme, dal finanziamento ai fondi di stabilità agli acquisti, da parte della Bce, di titoli dei paesi deboli sul mercato aperto -, in mancanza dei quali l’euro sarebbe già defunto, vengono letti dalla grande maggioranza dei cittadini tedeschi come donazioni di sangue germanico ai paesi mediterranei, per giunta donazioni diseducative perché incentivano il “moral hasard” della finanza allegra.
Un recente studio di Ulrike Guérot e Mark Leonard, dell’European Council on Foreign Relations, ricorda che a suo tempo i concittadini della Merkel erano per l’80 per cento contrari all’introduzione dell’euro ma alla fine l’hanno a malincuore accettata come un ragionevole scambio per rendere più digeribile la “Deutsche Wiedervereinigung”, la riunificazione tedesca che aveva creato un colosso nel bel mezzo del Vecchio continente e contribuito a rompere, assieme alla crisi economica, l’equilibrio precedente basato sull’asse franco-tedesco, dove la Germania era gigante economico ma nano politico e la Francia potente politicamente ma debole economicamente. Oggi, un decennio più tardi, il 63 per cento dei tedeschi ha poca o nulla fiducia nell’Unione europea e per il 53 per cento essa non rappresenta il futuro.
La Germania, insomma, è probabilmente il più euroscettico paese dei 27 membri Ue, fatta eccezione, forse, per Finlandia e Ungheria. “Crescentemente”, notano i due studiosi citati, “l’Europa è vista come un problema per la Germania piuttosto che come la soluzione per i problemi tedeschi”. E aggiungono: “La crisi dell’euro ha provocato un’ondata di risentimento per i costi che si percepisce siano richiesti in pagamento alla Germania per gli altri… Mentre molti europei desiderano che la Germania salvi l’Europa, molti tedeschi ora vorrebbero essere salvati dall’Europa”.
