Ciascuna catena della grande distribuzione si avvale mediamente di 220 copacker e si registra una notevole “mobilità” (del genere: o accetti queste condizioni oppure mi rivolgo ad altri) anche se uno strumento spesso usato dai distributori per garantirsi qualità e prezzi sono i contratti pluriennali (durante la recente crisi molti copacker si sono trovati a mal partito per via dell’aumento dei prezzi delle materie prime che si accompagnava a prezzi di vendita fissi per più anni).
In conclusione, cosa consigliare al consumatore risparmioso? Di tenere d’occhio l’etichetta, certamente, ma poi di confrontare con altrettanta oculatezza le caratteristiche qualitative del prodotto che vi sta dietro. Affinché non ci si trovi inconsapevolmente dentro il noto film: “Sotto l’etichetta, niente”.
