Segnalato in molte città il percorso di una truffa tanto disonesta quanto infame. Ci si fa dichiarare positivi anche se non lo si è (ci vuole qualcuno complice, qualche farmacista pare si presti). Quindi si “guarisce” da una infezione inventata e falsamente attestata. La finta guarigione vale un Green Pass, un Green Pass raggiunto e ottenuto evitando di vaccinarsi. Si ottiene di andare in giro tra il prossimo mentendo sul proprio stato non solo vaccinale, si mente al prossimo dicendogli di essere guarito e quindi dotato di anticorpi. Si mente al prossimo e si frega il prossimo. Una miserabile astuzia, una furbizia miserabile. Eppure anche questo accade: dei “surrettiziamente positivi” racconta Fabio Ciciliano membro del Cts e medico di Pubblica Sicurezza “arrivano segnalazioni” che valgono indagini.