Povero Putin, sfortunato Putin, gli ha, per così dire, detto male. Lui non voleva ma, costretto a volere, alla fine voleva solo un paio di settimane. Una per entrare in Ucraina, sì va bene, con i carri armati e i paracadutisti, ma era solo per sbrigarsi. Solo una settimana per entrare e un’altra per uscire. Due settimane, solo due settimane. Giusto il tempo per arrivare a Kiev e sbrigare un paio di affari, sciogliere direttamente un paio di grane. Ecco perché l’aveva chiamata Operazione militare speciale. Operazione perché cosa drastica, chirurgica, necessaria. Militare perché, insomma, servivano carri e cannoni e truppe per fare in fretta e bene. Speciale perché non sempre si fa così, stavolta una settimana per entrare e una per uscire in armi dall’Ucraina lasciando però un regalo speciale: un governo fatto di gente perbene e sensata. E comunque lui non voleva, proprio no.
Fino a che sono riusciti ad avere un appuntamento con lui gli ucraini delle due repubbliche autonome (erano ucraini, ora Mosca li ha proclamati cittadini russi ma comunque allora erano ucraini). E gli hanno detto: “Vladimir aiutaci, quelli ci sparano”. E lui, Vladimir, magari non lo voleva sapere ma lì, di fronte a tanta richiesta, che poteva dire e fare? Ed ora, povero Putin, gli tocca stare in una guerra in cui non voleva stare e in cui sguazzano e inzuppano il pane americani, inglesi, polacchi…
Due settimane e che sarà mai?
Due settimane di occupazione militare, e che sarà mai? Putin frainteso e comunque vittima di circostanze avverse che hanno travisato le sue iniziale intenzioni. Proprio come è capitato a tanti. I conquistadores spagnoli ad esempio, anche loro volevano trattenersi in Sud e centro America un paio di mesi al massimo e lasciare in regalo solo un governo sensato e di gente perbene e timorata di dio. E che altro volevano fare i Crociati in terra santa, se non un breve pellegrinaggio religioso? E la colonizzazione dell’Africa e dell’Asia da parte degli europei che altro doveva essere se non un safari d’affari? E anche Hitler o la giunta militare a Tokyo che altro volevano fare ai tempi della guerra mondiale se non Operazioni militari speciali che regalassero governi perbene e sensati a Varsavia e Pechino? Proprio vero che nessuna buona intenzione rimane impunita.Â