
Prof no quiz, protesta ok. Una sola la domanda giusta: quale esame allora per andare in cattedra? (foto Ansa)
Prof no quiz, corretta e fondata la protesta dei candidati ad andare in cattedra sottoposti ad una valutazione cervellotica e spesso strampalata affidata ad una serie di quiz e relative risposte. Quiz non di rado costruite su domande incongrue di cui i candidati che protestano portano numerosi e grotteschi esempi. Dunque ok, protesta giusta: non si valutano ed esaminano così i candidati ad andare in cattedra.
Allora quale esame?
Una domanda nei quiz non c’è, anzi i quiz non rispondono all’unica domanda giusta: se non con i quiz con quale esame si valutano ed esaminano coloro che andranno ad insegnare nelle scuole? Quiz no, Invalsi non se ne parli, Concorsi devono selezionare soprattutto per “titoli”, cioè nei fatti per anzianità di supplenza e precariato.
Sia i sindacati della scuola sia lo stesso corpo insegnante (quelli già in ruolo e in cattedra come quelli che bussano alla porta della stabilizzazione) hanno ragione da vendere nel rifiutare e respingere la valutazione via quiz. Però da decenni ormai praticano la lezione di Buridano, quello che non sceglieva mai l’albero…Rifiutano e smontano e boicottano ogni sistema di valutazione che non sia una controllata e garantita universale carriera per chi è dentro e una faticosa attesa per chi è fuori ma com garanzia, prima o poi, di ingresso. Chi e come può valutare, quale tipo di esame è quello giusto ed opportuno? Al quiz relativo barrare la casella dove c’è scritto nessuno.