Un titolo su un quotidiano italiano, eccolo il titolo: “Puntano le siringhe sui bambini“. Lo ascoltiamo alla radio, in rassegna stampa. Non abbiamo cuore e stomaco per riportare la testata che simile titolo concepisce e diffonde. E’ un titolo di propaganda, molta propaganda anti…Anti cosa? Anti governo? Anti Figliuolo? Anti Comitato Tecnico Scientifico? Sì, certo, un po’ di propaganda anti questi soggetti. Molto è propaganda anti scienza, ad alcuni viene naturale, spontanea, è parte, anzi patrimonio, anzi valore irrinunciabile della loro cultura. L’idea che esista una scienza li offende, per l’ottimo motivo che una scienza è dubbio, fatica, ricerca, competenza. Tutte cose che dalla parti, culturali, di chi fa quel titolo fanno perdere tempo o fanno…paura.
Un titolo di propaganda no vax? Sì, anche. Ma all’insaputa di chi lo fa. Perché un titolo così e chi lo fa opera strutturalmente all’insaputa di tutto. Un titolo per eccitare mamme: le siringhe contro i bambini…Un titolo irresponsabile, ma a quale responsabilità vuoi richiamare chi per criticare un ministro o un governo inocula l’idea che lo Stato cattivo vuol vaccinare/avvelenare i figli innocenti di mamma? E’ propaganda senza limiti, senza pudore e propaganda con furore. Che tutto travolge e calpesta. Non solo la realtà della vaccinazioni, la propaganda della realtà se ne frega. Travolge e calpesta anche e soprattutto la salute della collettività, del prossimo. Produce in chi osserva una infinita pena, la pena che fanno gli umani quando non riescono neanche a immaginare, neanche a volere una loro dignità che sia altro dalla feroce efficacia della loro predicazione, ideologia, propaganda.