
Genova. “S” come Sampdoria. “S” come Solidità e Sostenibilità (finanziarie), “ come Serietà e Simpatia. “S” come “Sociale”. E Infine “S” come Stadio (nuovo, nel quartiere della Foce, alla Fiera del Mare). Il programma del nuovo presidente della Sampdoria, Edoardo Garrone, (il sedicesimo nella storia del club che nel 2016 compirà 70 anni) si condensa in queste caposaldi che, curiosamente, cominciano tutti con la lettera “S”, come Sampdoria. Ma c’è molto altro nei piani di Garrone junior è succeduto al padre, Riccardo, scomparso il 21 gennaio scorso, che ha guidato la società blucerchiata per oltre un decennio.
Garrone parla di tutto, in questa intervista a Blitzquotidiano, dai progetti sul nuovo stadio, alla operazione simpatia per quella che è stata indicata come la “maglia più bella del mondo”, dalla conferma dell’ allenatore Delio Rossi al futuro di Mauro Icardi in blucerchiato, su cui non si pronuncia, al derby con il Genoa.
La Sampdoria aveva sostenuto Andrea Abodi, nella corsa con Maurizio Beretta per la presidenza della Lega Calcio. Ed ha perso. Rammarichi?
“Nessuno. Abbiamo condotto la nostra battaglia [al fianco di Inter e Juventus, tra le altre] con coerenza, fino al voto. Nessun dramma, ho stima per Beretta, che conosco da tempo. In una associazione non c’è chi vince e chi perde. Una volta eletto il Presidente rappresenta gli interessi di tutti. Se porterà in Lega delibere nell’interesse del movimento e della Sampdoria certamente avrà il mio appoggio. La Lega Calcio è la Confindustria del calcio [in Confindustria, Garrone è stato vicepresidente con Montezemolo, Emma Marcegaglia, e lo è ancora oggi con Giorgio Squinzi, patron del Sassuolo, un record..] e in Lega non c’è una maggioranza e una opposizione come in Parlamento. Il calcio ha certamente bisogno di fare un salto di qualità nella sua governance e di adeguare le proprie strutture alle sfide contemporanee. L’Italia è rimasta indietro e deve recuperare il tempo perduto”.
I diritti tv hanno assicurato prosperità al calcio italiano, ma gli attuali contratti [che valgono all’incirca un miliardo di euro a stagione] scadranno nel 2015. Che cosa c’è oltre quella data?
“Lo scenario economico italiano è molto negativo, come è ben noto e la crisi impatta anche sul calcio, lo dimostra il calo generalizzato delle presenze nei nostri stadi. Inoltre i ricavi delle società sono fortemente sbilanciati verso i diritti televisivi (85% sui ricavi totali) e la prevedibile diminuzione di questa voce (si stima fino al 30%) dopo il 2015, ci costringe già oggi a ridurre i costi, a cominciare dal monte ingaggi dei calciatori. Sarà un problema di tutti e la Sampdoria lo affronterà seriamente, nell’ottica di quella sostenibilità finanziarie della quale dirò. Chi non arriverà preparato a quell’appuntamento rischierà la sua stessa sopravvivenza. Come Sampdoria abbiamo varato un piano quadriennale che prevede un ridimensionamento del monte ingaggi e investimenti mirati nel settore tecnico, con valorizzazione e potenziamento del settore giovanile. La famiglia Garrone intende dare continuità al proprio impegno, non saremo una proprietà mordi e fuggi e in questo senso va letta la nomina di Monica Mondini [cugina in primo grado di Edoardo] alla vicepresidenza, accanto a Fabrizio Parodi. Monica è una suupertifosa, la sua famiglia è orientata diversamente [i Mondini, sono tifosi del Genoa], ma Monica rafforza il modello di governance della Sampdoria imperniato sulle famiglie Garrone-Mondini”.
E’ possibile l’ingresso di altre forze fresche nel cda blucerchiato, oltre a Paolo Lanzoni, esperto di finanza già al fianco di Riccardo Garrone agli inizi della sua avventura alla Sampdoria?
“Valuteremo l’eventuale ingresso in società di investitori interessati ad affiancare la proprietà in aspetti specifici dell’attività calcistica. Ma al momento non c’è nulla di pronto in questo senso. La cosa importante sarà disporre sempre di una società solida che possa incoraggiare alleanze. Ripeto, la famiglia intende restare alla guida della Sampdoria a lungo, ma non escludo che in futuro si possa valutare l’ingresso di forze che possano rendere la società ancora più competitiva e forte”.
L’argomento stadio vi sta molto a cuore. State per presentare un progetto di fattibilità di un nuovo impianto nell’area della Fiera del Mare. Riuscirete a convincere la città?
“Uno stadio di proprietà può far aumentare del 15-20% gli introiti, che passerebbero da 42 a 50 milioni di euro l’anno. L’idea di dare un nuovo stadio a Genova era già di mio padre che tenacemente la portò avanti offrendo una serie di possibilità che purtroppo non vennero colte dalla città. Il nuovo progetto che sosterremo a breve (entro marzo, ndr) con un piano finanziario e un piano di fattibilità prevede la costruzione di uno stadio da 30mila posti nella zona della Fiera del Mare, alla foce del torrente Bisagno, con l’abbattimento del vecchio palazzo dello sport e la costruzione oltre allo Stadio, di un nuovo palazzetto polivalente. La Coni Servizi, nostro advisor, sta mettendo a punto il progetto e quando sarà pronto lo presenteremo al Sindaco e alla città. Lo stadio non deve essere un monumento alla memoria ma uno strumento di lavoro e un bene produttivo per la società e con ricadute economiche e occupazionali per Genova. Lo costruiremo a due condizioni: il ritorno dell’investimento [previsto attorno ai 100 milioni di euro] e l’approvazione delle amministrazioni pubbliche, dei cittadini e del quartiere interessato. Sono convinto che l’impianto non servirà soltanto al calcio (sono previsti anche eventi extrasportivi, concerti ecc) ma sarà una importante fonte di ricchezza per la città”.
Si parlava delle “S” che guideranno la sua presidenza
<Sostenibilità e solidità finanziarie, anzitutto. In modo che la Sampdoria resti una società contendibile, ossia possa trovare sempre qualcuno che sia interessato ad investire nelle sue potenzialità, affiancando la proprietà. Come ho detto dopo il 2015 ci attendiamo un calo sensibile dei ricavi dai diritti tv. Interverremo per tempo ridimensionando il monte ingaggi (oggi sfiora i 30 milioni di eur, ndr) e concentrando gli investimenti nei settori strategici. Vogliamo rafforzare il settore giovanile che già tante soddisfazioni ci ha dato. Icardi, Poli, Obiang, Ksticic, Rossini, Soriano sono i fiori all’occhiello della Sampdoria. Intendiamo proseguire su questa strada, seguendo il modello dell’Udinese che è stata la società che meglio ha interpretato i tempi. Si tratta di investire e di cedere qualche pezzo pregiato (Icardi, ndr) quando è indispensabile, sapendo però come reinvestire bene i quattrini – minimizzando gli errori – nell’ottica del rafforzamento tecnico della squadra. In questa prospettiva stiamo valutando la possibilità di dotare il nostro centro di allenamento a Bogliasco di uno o due nuovi campi da destinare alle squadre giovanili. Se non sarà possibile, ci guarderemo in giro e cercheremo soluzioni diverse. Tenendo conto della difficoltà che il territorio ligure purtroppo comporta. Non è facile reperire aree sufficientemente vaste nella nostra provincia>.
Andiamo avanti con la S
“La mia Sampdoria sarà una società serie e simpatica. Si avvarrà di dirigenti e tecnici capaci, fidati e fedeli. Non mi piace parlare di stile, preferisco dire “modo di essere Samp”. Io avrò la mia personalità, sarò Edoardo Garrone ma agirò nel solco dell’eredità morale lasciata da mio padre, un uomo che in morte ha ricevuto il giusto tributo di rispetto e considerazione che forse da vivo non aveva avuto. Mio padre mi ha insegnato l’etica della vita e del lavoro e il rispetto delle regole e delle persone, elementi che saranno la mia stella polare. Mi piace ricordare la sua battaglia a favore dei diritti collettivi tv, che ha consentito alle società medio-piccole di accedere a risorse importanti. Vorrei che non fosse dimenticato questo suo impegno generoso”.
La simpatia?
“Stiamo mettendo a punto iniziative per rafforzare il brand Sampdoria, che è noto e apprezzato in tutto il mondo. Anche in Cina, dove abbiamo molti simpatizzanti e sostenitori e lo dico a ragion veduta, perché l’ho verificato sui social network. La Cina è un mercato immenso, tutto da scoprire e sfruttare. Abbiamo stipulato un accordo con United Vansen Sports International, una importante società cinese che promuove e sponsorizza, tra le altre attività, grandi eventi sportivi in Cina. Tra questi, la finale della Supercoppa italiana, che per tre edizioni si è svolta nello stadio Olimpico della capitale cinese. Il nostro marketing ha felicemente ideato il Fair Play Village, un padiglione itinerante che, a Genova e in diverse città dove la Sampdoria è impegnata, porta il messaggio di fratellanza tra le tifoserie, promuovendo anche le specialità gastronomiche liguri e locali. Lavoriamo nell’ottica di riportare allo stadio le famiglie e i bambini, superando le regole burocratiche che limitando gli accessi, oggettivamente scoraggiano gli spettatori dal frequentare gli stadi stessi. La sicurezza è sacrosanta ma credo che con l’educazione dei tifosi si possa superare certe rigidità. E non dimentichiamo il Torneo Ravano, dedicato alle scuole liguri, che porta migliaia di bambini a giocare al calcio, ma non solo, anche a basket, rugby, pallavolo…>.
Il Sociale?
“Realizzeremo il bilancio sociale e rafforzeremo le iniziative di solidarietà attiva, come la vendita all’asta delle maglie dei nostri calciatori, con l’incasso devoluto nell’ultimo caso ai cittadini genovesi colpiti dall’alluvione del 2011. E anche i continui contributi che eroghiamo a favore dell’ ospedale pediatrico Gaslini. E’ doveroso che il calcio partecipi a forme di solidarietà verso coloro che meno hanno avuto dalla vita e sono orgoglioso che i calciatori della Sampdoria si mostrino sensibili a questi temi, non facendo mai mancare il loro attivo apporto alle iniziative benefiche della società”.
Che cosa si sente di promettere ai tifosi della Sampdoria?
“Niente. Se non che lavorerò col massimo impegno e con tutta la passione che ho dentro, perché anch’io come loro, sono innamorato dei nostri meravigliosi colori. A proposito, la nostra maglia è stata considerata la più bella del mondo (tra i club) da un referendum tra i lettori del Guerin Sportivo. E continuiamo a ricevere attestati da tutto il mondo che ce lo confermano”.
Inevitabile chiederle se Icardi sarà ceduto
“Deciderò al momento opportuno, mettendo da parte il cuore perché un dirigente non può lasciarsi influenzare dal tifo e deve ragionare con la testa. Ma i tifosi stiano tranquilli. Sono al lavoro per rafforzare la Sampdoria sotto tutti i profili. Anche a me piace vincere…”
Delio Rossi sarà confermato alla guida della squadra?
“Avrei voluto annunciare il prolungamento del suo contratto, che scade a giugno, nel giorno del mio insediamento alla presidenza. Ma Rossi mi ha pregato di soprassedere. Preferisce parlarne a salvezza acquisita. Non manca molto ma è giusto non affrettare le cose. La nostra volontà è di confermarlo. E ritengo che Rossi la pensi allo stesso modo”.
Se potesse esprimere un desiderio?
“Arrivare al Derby già salvi…”.
